Attilio Bolzoni riceve il premio giornalistico “Gianni Molè Cronisti – per la pace” 

Attilio Bolzoni, giornalista, scrittore e sceneggiatore di grande esperienza, ha ricevuto oggi il Premio giornalistico Gianni Molè – Cronisti per la pace. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato nell’ambito del Vittoria Peace Film Fest, durante un seminario formativo dedicato ai giornalisti che si tiene presso la Multisala Golden di Vittoria.

Il seminario: temi e relatori

Il seminario, della durata di 4 ore, ha offerto 6 crediti deontologici ai partecipanti ed è incentrato su deontologia e etica del giornalismo, strumenti per raccontare il fenomeno mafioso, fake news nell’era digitale: come identificare e contrastare disinformazione e propaganda attraverso il lavoro sul campo e l’analisi delle fonti aperte online.

Tra i relatori, oltre ad Attilio Bolzoni, anche il regista Pasquale Scimeca e Antonio Recca, giornalista e componente della segreteria dell’Assostampa Ragusa. Attilio Bolzoni, durante il seminario, insieme a Pasquale Scimeca, ha parlato proprio della sua esperienza di cronista, sempre in prima linea e delle nuove frontiere del giornalismo oggi.

Premiazione e contributo di Attilio Bolzoni

Il Premio Gianni Molè è stato assegnato a Bolzoni per il suo alto profilo professionale e il rigore etico che hanno caratterizzato la sua lunga carriera nel raccontare la realtà complessa della criminalità organizzata. Bolzoni ha iniziato la sua attività al quotidiano L’Ora di Palermo ed è stato inviato speciale per Repubblica per quarant’anni. Oggi scrive per Domani.

Tra le sue opere più rilevanti Il capo dei capi (con Giuseppe D’Avanzo, Mondadori, 1993), Parole d’onore (Bur Rizzoli, 2008), Il padrino dell’Antimafia (Zolfo, 2019). La premiazione di Attilio Bolzoni rappresenta un riconoscimento significativo al suo contributo per la narrazione rigorosa e coraggiosa del fenomeno mafioso. La sua attività è un punto di riferimento per la professione giornalistica, in particolare in un contesto dove l’etica e la deontologia sono fondamentali per contrastare la disinformazione e per mantenere viva la memoria e l’impegno contro ogni forma di criminalità.

I suoi lavori non si limitano alla carta stampata: Bolzoni ha scritto testi teatrali, sceneggiature per serie televisive e ha diretto cortometraggi, ricevendo numerosi riconoscimenti, tra cui il Premiolino (1991), il Premio Luchetta (2009) e il Premio Giuseppe Fava (2013).

Durante il seminario è stato presentato il libro “Controvento, racconti di frontiera” (edizioni Zolfo) di Attilio Bolzoni ed è stato proiettato il film “Il giudice e il boss” di Pasquale Scimeca.

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