Perracchio l’ultimo ciak e l’ultimo viaggio

L’ultimo ciak lo farà lassù, tra gli angeli, dove racconterà le bontà della Sicilia, a partire dai suoi amati cannoli alla ricotta, ma che non poteva degustare più di tanto a causa del suo diabete. Marcello Perracchio ci ha lasciati. Ci ha lasciati in un’estate calda che avrebbe voluto vivere diversamente, ancora su di un palcoscenico e dinnanzi ad una cinepresa. Perché nonostante la malattia che lo ha fortemente debilitato, a quasi 80 anni (li avrebbe compiuti a gennaio) non aveva mai gettato la spugna. E così, da buon padre per tutti gli attori iblei, ha sempre cercato di dispensare consigli, di offrire suggerimenti, ma anche di essere presente per dare una mano, aiutare, portare pubblico e ricevere gli applausi. Ed ecco perché, anche in queste settimane in ospedale, fantasticava con i suoi amici attori di continuare ad esserci. Avrebbe voluto essere proprio in questi giorni al castello di Donnafugata, per interpretare il personaggio di Ciumpa, tratto da “Il berretto a sonagli”, all’interno dello spettacolo “Pirandelliana” che con Massimo Venturiello sta portando in scena la Compagnia Godot. E con Vittorio Bonaccorso e Federica Bisegna si erano sentiti qualche settimana fa e diceva che ci sarebbe voluto essere, anche in sedia a rotelle, se fosse stato necessario, ai piedi della scalinata del castello. Ma purtroppo così non è stato e per lui, ieri sera, c’è stato il grande applauso del pubblico presente, così come un altro grande applauso è arrivato spontaneo nella rassegna teatrale al circolo di Kaucana che si è aperta venerdì sera, a poche ore dalla scomparsa dell’attore. Era nato a Modica ma si era poi trasferito a Ragusa dove aveva aperto una scuola guida. E proprio come faceva da grande attore, nel dare come un padre i consigli e i supporti agli altri attori più giovani, anche con gli aspiranti neopatentati mostrava grande pazienza. La sua lunga carriera si è divisa tra cinema e teatro. Il teatro, soprattutto, il suo grande ed eterno amore, incontrato in giovane età quando, finito di lavorare si ritrovava nel piccolo Teatro Donnafugata a Ragusa Ibla, con gli amici con cui aveva poi creato la compagnia della “Piccola Accademia”. Le prime esperienze attoriali, in verità, arrivano da bambino, sul palco dell’Oratorio salesiano di Modica. Poi, durante gli anni dell’adolescenza e da studente, continua a seguire una passione naturale per l’arte della recitazione e la sua esperienza a Ragusa dove viene segnalato a Turi Ferro, che ha avuto il merito di avviarlo definitivamente alla carriera attoriale e a fare di questa arte il mestiere della sua vita. Una carriera che ha visto diventare Perracchio una delle colonne portanti del Teatro stabile di Catania. Ma è dal cinema e in particolare dalla fiction televisiva che arriva la consacrazione a livello internazionale. Ha infatti interpretato il ruolo del dottor Pasquano all’interno della serie tv “Il commissario Montalbano”, e ha preso parte ad altri sceneggiati televisivi di successo, da La Piovra, al Bell’Antonio, passando per l’Onore e il Rispetto. La carriera al cinema è invece composta da pochi titoli, 9 in tutto, spalmati in un periodo che va dalla metà degli anni Settanta, fino all’ultimo del 2014, Italo, regia di Alessia Scarso. In tanti lo ricordano sui social con parole commoventi, dagli attori iblei più vicini e con cui aveva lavorato di recente, come appunto Bonaccorso e Bisegna della Compagnia Godot, o ancora Giovanni Arezzo, il regista Franco Giorgio, il musicista Peppe Arezzo e tanti altri ancora che hanno avuto la possibilità di collaborare. Rimane una scena da girare. Perracchio, sempre con la volontà di aiutare i giovani, aveva accettato di far parte del film “Il male necessario” con protagonista l’attore amico Danilo Schininà, con la regia dei ragusani Salvatore Provenzale e Salvatore Dipasquale. Hanno girato le varie scene ma rinviato, a causa della salute di Marcello, proprio la prima scena del film. Quel ciak mancato è stato un po’ il cruccio di Marcello. Ma, dall’alto della sua esperienza, aveva suggerito anche una ripresa alternativa. E dunque a breve torneremo a vederlo sul grande schermo. Con il piacere e il sorriso di sempre.

fonte quotidiano La Sicilia

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it