Peppe Calabrese si dimette da segretario del Pd Ragusa e contesta l’inciucio con i grillini

Riceviamo e pubblichiamo la lettera-saluto di fine mandato di Peppe Calabrese da segretario cittadino del Partito Democratico.
Ecco il testo integrale: “Da lunedì 28/10/2019 non sono più il Segretario Cittadino del PD di Ragusa. Scelta dolorosa e sofferta che comprenderà bene chi conosce me e la mia storia politica di uomo di centro sinistra a cui il partito ha affidato la guida cittadina, sempre leale, disponibile, inclusivo con chi si è avvicinato alla politica del partito.
Avevamo stabilito sin dalla mia elezione che il mio sarebbe stato un mandato a tempo ed ho rispettato, come sempre, il mio impegno.

Sono stato per ben tre volte (10 anni in tutto) il consigliere più votato in città ed avendo maturato una buona esperienza, mi ero messo a disposizione di una coalizione di centro-sinistra per assumere un ruolo guida come Sindaco; ma una serie di circostanze (tralasciamo le responsabilità altrui e mi assumo le mie) hanno fatto si che consegnassimo la città alla destra.
Sono certo che gli elettori abbiano capito quali e quante variabili incontrollabili si muovano durante una campagna elettorale, imprevedibili e spesso condizionate da comportamenti non definibili propriamente “leali”. Da Segretario ritengo di avere rispettato e portato avanti pienamente i valori del Centro-Sinistra che non considero solo un’ideologia, ma un modo di vivere e di agire nella vita per i valori di uguaglianza, libertà, solidarietà e pari diritti per tutti. Lascio un partito in salute con oltre 600 iscritti (ultime elezioni europee dato straordinario con il 26 % che ci collocava dietro solo ai 5 stelle e primi tra tutte le città siciliane capoluogo di provincia) con dirigenti capaci, onesti, motivati e con la certezza che chi andrà a ricoprire il ruolo di segretario sarà sicuramente in grado di farlo meglio di me.

Di sicuro le vicende nazionali, a partire dalla scelta di governare a fianco o spesso dietro a un movimento populista non mi hanno entusiasmato e, anche se solo parzialmente, hanno in parte contribuito a determinare la mia scelta; ma mi rendo anche conto che era l’unica soluzione che in quel momento poteva salvarci da una destra incalzante e pericolosa pronta ad abbattere i più elementari principi della democrazia. Sarebbe stato meglio votare? Non lo sapremo mai.
Il movimento 5 stelle ha cavalcato sino ad oggi il qualunquismo più becero e dovrà, per sopravvivere, nei prossimi anni, definirsi e collocarsi, creando quel sistema di valori e di idee a cui ogni elettore dovrebbe fare riferimento per fare le proprie scelte. Ad oggi questa alleanza non è fluida e la guida con gli alleati stellati non mi pare affidabile perché loro stessi non sono fluidi né affidabili. Sono molto fiducioso nella nascita del partito riformista di Renzi che sono certo rafforzerà le diverse anime della sinistra che potranno trovare i propri spazi, compresa tutta la componente centrista che cerca collocazione all’interno di un partito moderato, superato questo primo momento conflittuale post scissione, sempre dolorosa a farsi, mi auguro che le sinistre italiane riescano a fare sintesi e a convivere pacificamente in nome della democrazia e che siano una di spinta per l’altra.

Metto a disposizione dei prossimi vertici del PD cittadino la mia esperienza e i miei consigli, se e quando richiesti, allontanandomi da un ruolo attivo e frontale per il quale è necessario un forte impegno che sento di non poter e non volere più dare ritenendo di avere servito bene e fino in fondo il mio partito, a cui rimango grato per gli insegnamenti ricevuti e le opportunità concesse, ma da cui forse mi sarei aspettato maggiore attenzione e riguardo, considerato i risultati raggiunti a Ragusa che, come detto, percentualmente, hanno prevalso su quelli di tutte le città siciliane e forse anche oltre. Un augurio particolare a chiunque assumerà la guida del Partito Democratico in città”.

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