PARI E PATTA

Padua Rugby Ragusa-Nissa era il big match della giornata ma anche, e se lo diciamo crediamo di non fare torto alle altre squadre, dell’intera prima fase.

Ragusani e nisseni, a inizio stagione, avevano dichiarato che il loro obiettivo sarebbe stata la promozione in serie B e oggi, al “della Costituzione” di Ragusa, hanno dato prova che le aspirazioni di settembre non erano per nulla campate in aria.

I due XV hanno infatti messo in mostra buone individualità, facendo vedere azioni e giocate che normalmente non si vedono sui campi di C.

Alla fine l’incontro è si è chiuso in parità, con il primo tempo che ha visto in leggera superiorità la Nissa, incapace però di tramutare in punti il predominio nel possesso, e con il secondo nel quale il Padua ha mostrato qualcosa in più rispetto agli avversari.

Nelle interviste del dopopartita il 20 a 20 finale lascia scontenti entrambi i coach, ma c’è da dire che il pareggio vale comunque due punti che fanno classifica. E vista la caratura dell’avversaria, i due punti non sono certo da disprezzare, per l’una e per l’altra squadra.

Il primo tempo, si diceva, è stato appannaggio della squadra ospite, che ha fatto valere la maggior esperienza dei suoi uomini che però non ha fruttato per quanto avrebbe potuto. Più lucido il Padua, che è riuscito a tramutare in punti le poche occasioni avute ma che avrebbe da recriminare per le prime due mete subite per colpa di due svarioni difensivi.

Dopo un inizio di studio, è la Nissa a prendere in mano il pallino del gioco: la mischia verde è più pesante, ed esperiente, e grazie a questo i nisseni hanno più palloni da giocare. Gli attacchi della squadra di coach Garozzo sono però ben rintuzzati dai giocatori iblei, che raramente vanno in affanno e che, anzi, di tanto in tanto si fanno anche pericolosi con qualche bella giocata dei propri trequarti.

Ed è proprio durante uno di questi, siamo al 18°, che l’ovale sfugge di mano a Stefano Iacono quando l’estremo ibleo si trova a una decina di metri dalla linea di meta avversaria. Emiliano Di Maura è lesto a raccogliere da terra il pallone e, dopo una galoppata di 80 metri, va a schiacciare al centro dei pali. Lo stesso giocatore trasforma. 0 a 7.

Il Padua prova a reagire ma i palloni da giocare non sono tanti e mischie e ruck, seppur non in modo così netto, sono territorio nisseno.

Al 25° un fallo in ruck costa tre punti alla squadra iblea. 0 a 10.

Due minuti dopo sono gli ospiti a commettere fallo, e questa volta è Peppe Iacono a centrare i pali. 3 a 10.

I tre punti mettono coraggio ai ragusani che, complice anche una migliorata prestazione in mischia, iniziano a occupare più spesso la metà campo avversaria.

In un paio di occasioni avrebbero l’opportunità di segnare ma le azioni non vengono concretizzate.

A segnare la meta che porta al pareggio ci pensa allora l’apertura biancazzurra, che bagna la sua centesima presenza in maglia biancazzurra dopo il rientro al Padua con una delle sue magie. Il gioco ristagna sulla linea dei 5 metri nissena, con i ragusani che non riescono a perforare la difesa avversaria. Allora Peppe Iacono decide di usare il piede con un calcetto a seguire per se stesso. Il colpo riesce alla perfezione e, nonostante una leggera ostruzione di un difensore, il numero 10 ibleo riesce ad appiattire. Dopo la facile trasformazione, che porta il risultato sul 10 a 10, il signor Censabella di Catania manda le due squadra al riposo.

Alla ripresa c’è subito un giallo a Damiano Carbone per un fallo in ruck ma i dieci minuti in superiorità numerica non sono sfruttati dal Padua.

Al 55° c’è una nuova superiorità numerica per l’espulsione di Giovanni Ruscica arrivata per un placcaggio pericoloso. La conseguente punizione viene trasformata in tre punti da Peppe Iacono ma poi, invece di essere i ragusani a segnare, sono i nisseni che approfittano di uno svarione difensivo ibleo per riportarsi avanti nel punteggio. Meta di Carmelo Virgillito e risultato che va sul 13 a 15.

In campo ci sono due signore squadre, e nessuna vorrebbe perdere. Così adesso sono i paduini ad accelerare e al 63° riescono a riportarsi avanti. C’è un’azione che prende il via nella metà campo iblea; Antonio Modica va in percussione, poi passa l’ovale ad Adriano Scrofani che a sua volta chiama in causa Paolo Iacono che, con una corsa delle sue, e con una serie di finte, supera la difesa verde e va a chiudere la galoppata al centro dei pali. Con i due punti del fratello Peppe fa 20 a 15.

La Nissa accusa il colpo e le gambe non rispondono più come dovrebbero. Il calo fisico della squadra ospite è netto ma il Padua non riesce ad approfittarne.

Al 72° Peppe Iacono avrebbe l’occasione per andare oltre il break ma la sua punizione, da posizione difficile, si spegna al lato.

La Nissa allora raccoglie le residue energie per cercare di ribaltare il risultato. Al 76°, al termine di una lunga azione nissena, Santo Cambria segna la meta del 20 a 20 ma poi Francesco Faia Pappalardo sbaglia la difficile trasformazione. Ma è giusto così, i ragusani non avrebbero meritato la sconfitta.

 

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