“Parentopoli” nelle Asp di Ragusa, Catania e Palermo? Il Codacons annuncia esposto

Il Codacons annuncia un esposto per invertire la tendenza clientelare e parentale che sembrerebbe operare nell’assunzione di diverse figure professionali presso le aziende sanitarie siciliane. Infatti, da quanto appreso dalle testate giornalistiche parrebbe, dice il Codacons, che siano state indette due selezioni pubbliche, per titoli e colloqui, per l’assunzione di personale con la qualifica di collaboratori amministrativi; una sarebbe stata indetta dall’ASP di Palermo, l’altra dall’Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania.

Ma nella delibera n. 1427 del 22 novembre dell’Azienda Garibaldi di Catania, e quindi nella graduatoria formatasi, si troverebbero i predestinati assunti con i relativi punteggi. Si tratterebbe, secondo quanto riportato dalla stampa, di figli di dirigenti del Policlinico San Marco di Catania e dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa. In particolare, il sistema adottato sarebbe stato quello di pubblicare online nel periodo di ferragosto e in sottosezioni difficilmente accessibili ai non addetti ai lavori, i posti da assegnare, salvo poi procedere all’assunzione delle persone già collocate in graduatoria. Così nella città dell’elefante l’avviso sarebbe stato pubblicato il 10 agosto nell’albo pretorio online dell’Azienda, con scadenza il 30 agosto, e dopo sole 24 ore, l’ASP di Ragusa avrebbe inviato una nota all’indirizzo dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania.

Nella nota sarebbe stato chiesto di attingere dalla detta graduatoria per 9 posti disponibili nella propria dotazione organica, nel profilo dei collaboratori amministrativi, mentre all’ASP di Palermo, invece, ne sarebbero stati richiesti altri 4. Dunque, l’ASP ragusana avrebbe chiesto di attingere da un’altra graduatoria di collaboratori amministrativi quando ne esisterebbe una definitiva, approvata con delibera n.36 del 10-01-2020, e quando anche il regolamento aziendale sulle procedure di selezione per il conferimento di incarichi a tempo determinato imporrebbe l’utilizzo della graduatoria approvata, che ha validità triennale. Questa e altre singolarità segnalate dagli organi di stampa, dice il Codacons, ci impongono di depositare un esposto presso le Procure competenti al fine di fare chiarezza, verificare se quanto appreso risulta veritiero, ed eventualmente lasciare alla magistratura la valutazione sulle condotte tenute dai soggetti preposti ad indire e ad effettuare le selezioni, arrestando questo scandaloso presunto sistema di assunzione.

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