All’APPA Museum di Palermo, il primo museo a cielo aperto di Arte&Poesia in Italia, in esposizione anche le opere di tre artisti iblei. FOTO

Si chiama APPA Museum ed è il primo museo a cielo aperto di ARTE&POESIA in Italia, creato da Luca Lo Sicco e David Boyd-Carrigan.


Più di venti artisti americani ed europei sono stati selezionati per creare opere destinate alle edicole votive del centro storico del capoluogo siciliano. Tra i selezionati tre artisti iblei: Ilde Barone, Emanuele Mandolfo e Alessia Scarso.


Il 30 luglio 2022 alle 18 gli stessi pittori, scultori, scrittori e poeti saranno celebrati in una mostra interdisciplinare al Museo di Palazzo Branciforte restaurato da Gae Aulenti, intitolata STANZAE SW I.
“L’unione tra arte e poesia vuole creare un percorso per la città – spiega Luca Lo Sicco co-fondatore e curatore – con gli obiettivi di rappresentare un raggio di sole per la ripresa culturale e turistica, di costituire occasione di incontro tra l’arte contemporanea e la bellezza storico-artistica dei centri storici siciliani, di richiamare un momento di riflessione e di ispirazione ad essere uomini migliori attraverso le immagini e le vite travagliate dei Santi e le parole dei poemi dedicati alla città, e non per ultimo per essere un supporto concreto di visibilità e novità per la comunità”.


Le edicole votive, retaggio in molti casi di antiche devozioni e tradizioni popolari, sono oggi al centro di un museo en plein air che – nelle intenzioni dei suoi fondatori che hanno interamente finanziato il progetto – è “un dono alla città di Palermo”. Il Museo unisce arte contemporanea e poesia. Si tratta di un modo diverso di vivere Palermo e di attirare nel capoluogo siciliano artisti da tutto il mondo. Si passa da una Santa Caterina Labourè dell’artista Alessia Babrow ad una Santa Lucia rivisitata da Agnes Kolignan, da un San Michele in jeans e maglietta (con tanto di scritta “Life”) dell’artista Michael Milunovic, ad una Madonna con Gesù bambino dell’artista greco Eri Fragiadaki, dal peruviano San Martin Porres visto dalla canadese Michelle Martinez (quest’ultima tra le altre una delle opere accompagnate dalle poesie di David Carrigan) al Sant’Ambrogio su tavola dell’artista milanese Carlo Cut Cazzaniga (di cui un’opera è già ospitata al Museo di Palermo allo stadio Renzo Barbera), dalla Santa Rosalia dello scultore Filippo Leto all’omaggio di rose alla santa della pittrice Giovanna Patti, dal San Sebastiano di Ilde Barone all’abbraccio della Madonna di Modica, Vasa Vasa di Alessia Scarso, fino a l’Abbraccio tra San Giorgio e Santa Margherita di Emanuele Mandolfo. La Mostra sarà aperta da un poetry reading degli artisti Alessandra De Luca, Claire Hearn, David Carrigan, Sophia Hembeck, Nikki Kilburn e Filippo Leto.


L’inaugurazione per stampa e amici sarà a Palazzo Branciforte il 30 luglio alle ore 18:00.
Tutte le iniziative fanno capo a Greece Needs Love, un’organizzazione no-profit fondata da Luca e David Lo Sicco-Carrigan nata a Londra nel 2013 e da gennaio 2016 con sede ad Atlanta, Georgia (USA). GNL è favorevole alla riunificazione dei Marmi del Partenone e la sua missione è aiutare artisti, artigiani e ricercatori dalla Grecia o con la Grecia come soggetto principale del loro lavoro. Sostengono la produzione di Arte e Poesia contemporanea preservando l’ambiente. L’APPA Museum è il loro terzo progetto in Italia.


La mission di Greece Needs Love:
“Come sosteneva Pericle in un famoso discorso, noi crediamo nella nobiltà dello spirito. Facciamo amicizia non ricevendo gentilezza dagli altri, ma donandola agli altri. Aiutare gli altri ci rende amici più fidati, perché allora agiamo per non perdere la buona volontà che il nostro aiuto ha creato. Facciamo gentilezza verso gli altri, crediamo nello spirito di liberalità, che ci motiva. Crediamo che l’educazione artistica aiuti e dia un futuro migliore ai bambini; dà loro la capacità di risolvere i problemi, superare gli ostacoli e li aiuta a capire e comunicare con il mondo”.

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