E le chiamano autostrade! Da Palermo a Rosolini 41 interruzioni. Interrogazione a Schifani

La viabilità sulla Palermo-Catania e la Catania-Rosolini è in uno stato di grave arretratezza, con ben 41 interruzioni, di cui 26 senza personale per il ripristino e solo 15 con lavori in corso. Questa situazione rappresenta una vera e propria odissea per chiunque debba viaggiare su queste tratte autostradali, sia verso il capoluogo regionale di Palermo che verso Catania e le province di Ragusa e Siracusa.

Le autostrade siciliane sono spesso al centro di critiche e preoccupazioni per le loro condizioni, soprattutto in termini di interruzioni e lavori in corso. In particolare, la mancanza di adeguata manutenzione e l’inefficienza nella gestione dei cantieri hanno causato gravi problemi agli utenti, che spesso devono affrontare lunghe deviazioni o code a causa di restringimenti della carreggiata.

Le interruzioni rappresentano anche un grave rischio per la sicurezza stradale, soprattutto quando sono prive di personale per il ripristino o di adeguata segnalazione. In questi casi, gli automobilisti possono trovarsi di fronte a situazioni impreviste e pericolose che possono causare incidenti o danni ai veicoli.

Per risolvere questa problematica, è fondamentale che il Governo regionale e le autorità competenti si impegnino a garantire una adeguata manutenzione delle autostrade siciliane e a gestire in modo efficiente i cantieri, garantendo tempi certi per il completamento dei lavori e una adeguata segnalazione delle interruzioni. In questo modo, si potrebbero evitare situazioni di disagio e pericolo per gli utenti e garantire una maggiore sicurezza stradale sull’isola.

Per questo motivo, i deputati regionali Ignazio Abbate e Carmelo Pace della DC hanno presentato un’interrogazione al Presidente della Regione e all’Assessore alle Infrastrutture per chiedere spiegazioni sullo stato di attuazione e di avanzamento dei lavori sui tratti autostradali Palermo-Catania e Catania-Rosolini, e per conoscere i tempi certi per la messa in sicurezza dei tratti interessati in caso di cantieri fermi.

Secondo Abbate e Pace, “è inutile parlare di colossali opere infrastrutturali quando la viabilità interna e addirittura autostradale versa in queste condizioni. E’ inconcepibile oltre che estremamente pericoloso percorrere

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