PADUA KO A RIETI

RIETI – Il Padua Rugby fa harakiri a Rieti e regala alla squadra di casa vittoria e sorpasso in classifica. Un primo tempo giocato alla pari, il crollo nel secondo. Potremmo riassumerla in questo modo Rieti-Padua Rugby Ragusa, con i ragusani che hanno fatto e disfatto, segnando tre belle mete ma regalandone 6 agli avversari. Quella che poteva essere una giornata favorevole per i biancazzurri si è rivelata un incubo da dimenticare in fretta e la lunga sosta potrà servire per riordinare le idee e ritornare a giocare così come si è fatto fino alla scorsa settimana. I ragusani quest’oggi erano scesi in campo per vincere e già nei primi minuti non avevano fatto mistero delle loro intenzioni, iniziando a macinare gioco e al 4° un fallo dei reatini permette al piede di Peppe Iacono di portare in vantaggio la propria squadra. Lo stesso capitano concede il bis quattro minuti dopo. 0-6. La superiorità paduina si conferma con la marcatura di Stefano Iacono che prende l’ovale nella propria metà campo, supera un paio di avversari e s’invola in meta al centro dei pali. Suo fratello Peppe, clamorosamente, colpisce il palo. Solo 0-11 ma Padua che sembra padrone della partita.

 

Purtroppo i ragusani, pur continuando a giocare bene, iniziano a commettere errori che non gli permettono di marcare altre mete e al 22° sono i padroni di casa ad accorciare. Pallone perso a metà campo, contrattacco reatino e il Numero Otto Gino Fernando Giordani che va a chiudere l’azione in meta. Daniele Menè trasforma. 7-11. Passano cinque minuti e c’è la seconda marcatura laziale. Francesco Rosati corre con l’ovale in mano, salta uno, due, tre avversari in bianco e si tuffa oltre la linea di meta. Menè arrotonda. 17-11. Il Padua, nonostante gli errori, è però vivo e continua a fare gioco.  Al 31°, un placcaggio alto dell’apertura Simone Martellucci, costa un giallo al giocatore reatino e tre punti alla squadra di casa. Al calcio di Peppe Iacono risponde due minuti dopo il cecchino Menè con un altro calcio. 17-14 ma i ragusani hanno l’uomo in più e giocare con il vantaggio numerico non è un aiuto da poco.  A tre minuti dalla fine, Albert Digrandi avvia un’azione d’attacco dalla propria metà campo, poi sono tre o quattro giocatori iblei a passarsi l’ovale, fino a che non arriva a Gianfranco Arrabito che di slancio va a segnare la meta. Capitan Iacono trasforma. 17-21. Allo scadere un fallo di Cristian Iacono dà l’opportunità ai reatini di cercare la via dei pali per accorciare. I padroni di casa però puntano al bersaglio grosso e calciano in touche. Dalla rimessa in gioco nasce un carrettino che riesce ad arrivare fin dentro l’area di meta biancazzurra. Il piede di Menè si dimostra ancora una volta infallibile. 24-21 e squadre al riposo.

 

Nell’intervallo Arrabito cede il proprio posto a Giovanni Tumino. Nemmeno il tempo di ricominciare ed Enoc Valenti si becca il suo quarto cartellino giallo stagionale. Uomo in meno e Padua che dovrebbe essere in sofferenza per 10 minuti. Invece, pur in inferiorità, i ragusani sorpassano i padroni di casa. Invenzione di Peppe Iacono che conquista un ovale nella metà campo del Rieti, salta il suo diretto avversario e va dritto in meta. La posizione della trasformazione è agevole e il capitano non sbaglia. 24-28. Si continua a giocare e si continua a sbagliare. Il Padua, almeno. Un placcaggio lisciato permette ai giocatori di casa di entrare facile nei 22 iblei e poi da lì un’apertura all’ala dove s’inserisce Menè che segna senza problemi la meta del bonus offensivo per la propria squadra. Lo stesso estremo completa l’opera centrando i pali. Siamo al 41° e il risultato si porta sul 31-28. A questo punto Ferrara e Iacono decidono di cambiare qualcosa nel XV in campo. Escono Paolo Iacono, Enrico Tirone, Michele Campanella e Alessandro Bellina e al loro posto entrano Giorgio Carbonaro, Andrea Solarino, Mario Bella e Damiano Ortolano.

 

Tra un cambio e l’altro, Menè allunga con un calcio di punizione, si arriva così al 67° quando un giocatore del Rieti commette fallo, Cristian Iacono reagisce e il signor Campobasso decide di dare un giallo al reatino e un rosso al ragusano. Oltre che concedere il calcio di punizione, in precedenza fischiato a favore del Padua, alla squadra di casa. Menè, manco a dirlo, centra i pali. 37-28. La gara si fa nervosa, soprattutto tra le fila dei ragusani che sentono la sconfitta farsi vicina. Al 71° Andrea Battaglia cede il posto a Stefano Tumino e al 74° l’ennesima meta reatina, la seconda di Giordani, taglia le gambe ai paduini. Con l’ennesima trasformazione di Menè fa 44-28. Purtroppo non finisce qui. Al 79° c’è ancora gloria per Giordani, che segna nuovamente, con Menè che non vuol essere da meno del suo compagno. 51-28. Il Padua ha uno scatto d’orgoglio e si lancia a capofitto in attacco alla ricerca della meta che gli darebbe almeno il punto di bonus.

E qui inizia il “finale giallo”. C’è un batti e ribatti nei 5 metri reatini. Il tempo è già abbondantemente scaduto ma l’ovale è ancora vivo e, per regolamento, si continua a giocare. I padroni di casa commettono un fallo e l’arbitro giustamente decreta ancora un calcio di punizione per gli ospiti. Poi inspiegabilmente blocca il tempo e corre a parlare con i dirigenti del Rieti. Poi chiama a sé i due capitani e infine manda tutti negli spogliatoi. Dalla tribuna stampa non abbiamo capito quello che è successo in campo, né sappiamo se il direttore di gara abbia dichiarato regolarmente chiuso l’incontro (ma in questo caso avrebbe commesso un errore perché il Padua aveva diritto a concludere l’azione) oppure lo abbia sospeso.  Per saperlo bisognerà attendere il comunicato del giudice sportivo. Ma al di là di quelle che saranno le sue decisioni, resta comunque il fatto che il Padua visto oggi all’opera è solo il lontano parente della squadra spumeggiante e determinata delle ultime partite. E questo deve far riflettere dirigenza e staff tecnico della società iblea.

 

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