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Operazione “Pietra Tombale”: colpo ai malavitosi tra estorsioni e traffico di droghe. VIDEO
14 Nov 2023 12:16
Nelle prime luci dell’alba, una massiccia operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Modica, in collaborazione con il Nucleo Elicotteri di Catania e unità cinofile, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 13 persone. Le accuse riguardano una serie di reati gravi, tra cui danneggiamento seguito da incendio, estorsione consumata e tentata, detenzione e porto illegale di armi, nonché detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti continuata e aggravata per aver agito in concorso.
I destinatari delle misure cautelari sono G.G. (33 anni), F.S. (33 anni), G.S. (38 anni), V.G. (35 anni), O.S. (50 anni), F.S. (47 anni), G.T. (35 anni), A.O. (39 anni), G.F. (24 anni), C.G. (20 anni), O.B.F. (27 anni), A.G. (27 anni) e D.B. (27 anni). Sei di loro sono stati destinatari della custodia cautelare in carcere, mentre sette dovranno rispettare l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
L’operazione, nota come “Pietra Tombale”, è stata condotta su vasta scala, coinvolgendo reparti dell’Arma al di fuori della competenza territoriale dei Carabinieri di Modica, estendendosi fino alla provincia di Verbania, dove si trovava uno degli indagati. Il dispositivo messo in atto per l’esecuzione comprendeva 60 militari, 20 automezzi, 1 velivolo e 3 unità cinofile, garantendo il rispetto dei protocolli di sicurezza per tutti gli operatori e gli interessati.
Le misure restrittive sono state emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura della Repubblica Iblea. Esse sono il risultato di un’attività investigativa protratta per oltre un anno da parte dei Carabinieri della Stazione di Pozzallo.
Le indagini hanno avuto inizio nel maggio 2022, a seguito dell’incendio di un cantiere edile nel cimitero comunale di Pozzallo. Uno degli indagati, noto per il suo atteggiamento intimidatorio e aggressivo, aveva gestito e controllato le esecuzioni di lavori edili nell’area cimiteriale, ricorrendo a danneggiamenti e incendi. La Procura ha incriminato questo individuo per estorsione, lesioni, danneggiamento seguito da incendio e detenzione illegale di arma da fuoco.
Le intimidazioni hanno raggiunto il culmine quando colpi d’arma da fuoco sono stati sparati all’indirizzo del titolare di una ditta, il quale avrebbe dovuto eseguire lavori ma non aveva ottenuto l’assenso del presunto proprietario del cimitero. Questo individuo, che ha creato un clima di terrore e sopraffazione, ha costruito un vero e proprio controllo sulle esecuzioni di lavori edili nell’area cimiteriale pozzallese.
Le attività investigative hanno rivelato un’intensa attività di spaccio di sostanze stupefacenti, con radici che si estendevano da Catania alle città marinare e alla contea. Le transazioni coinvolgevano marijuana, hashish e cocaina, per un valore complessivo di circa 50mila euro. I rapporti tra venditori e acquirenti erano caratterizzati da minacce e violenze fisiche quando i consumatori non riuscivano a saldare il debito contratto.
L’operazione ha portato anche al deferimento di due indagati in stato di libertà per reati di spaccio di stupefacenti. Un soggetto catanese destinatario dell’obbligo di firma si è reso irreperibile, mentre un altro individuo catanese è stato arrestato per detenzione illegale di pistola, rinvenuta priva di matricola. Inoltre, un modicano è stato deferito per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, con in possesso 38 grammi di hashish e un bilancino elettronico.
L’operazione “Pietra Tombale” ha dimostrato l’efficacia delle forze dell’ordine nel contrastare attività criminali estese e complesse.
VIDEO INTERVISTA A CURA DI GIADA DROCKER

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