OPERAIO DELLA BUSSO LICENZIATO ILLEGITTIMAMENTE

In data 16.01.2014 il Giudice del Lavoro del Tribunale di Ragusa, Dott. Gaetano Dimartino, ha pronunciato a favore del Sig. Laurino Giovanni, difeso dall’avv. Guido Gaudioso, sentenza di condanna per licenziamento illegittimo e discriminatorio, nei confronti dell’Impresa Ecologica Busso Sebastiano, titolare del servizio di raccolta e trattamento rifiuti per il Comune di Ragusa.

La causa aveva ad oggetto il licenziamento disciplinare irrogato al Sig. Laurino per il solo fatto di aver, come suo dovere, pubblicamente denunciato le gravi irregolarità perpetrate dall’Impresa Busso nello svolgimento del servizio di raccolta e trattamento rifiuti.

Si ricorderà infatti che, in data 03.05.2012 l’Impresa Ecologica Busso Sebastiano aveva disposto il licenziamento disciplinare del sig. Laurino, sulla base di un peraltro non meglio specificato “intento di denigrare la società sua datrice di lavoro, con conseguente violazione di ogni più elementare dovere di fedeltà e riservatezza ”.

Il licenziamento era stato deciso perché in data 20.03.2012, il sig. Laurino, come dipendente della Impresa ecologica Busso Sebastiano nonché rappresentante sindacale I.S.A., aveva inviato una lettera al Sindaco di Ragusa, all’Assessore all’Ambiente del Comune di Ragusa, al Presidente della Commissione Trasparenza di Ragusa nonché agli organi di informazione nella quale ribadiva le gravissime situazioni di pericolo esistenti presso i Centri Raccolta Rifiuti della stessa impresa.

Il Sig. Laurino, in particolare, denunciava che “All’interno dell’azienda avvengono enormi anomalie e inadempienze contrattuali. Denunciamo con forza la grave situazione sanitaria in cui versa il centro comunale di raccolta di contrada Nunziata a Ragusa!

In qualità di responsabile ho ripetutamente fatto presente al datore di lavoro lo stato in cui versa il centro con percolato che fuoriesce dai cassoni, rifiuti di umido che rimangono per diversi giorni all’aria provocando odori nauseanti che infettano l’aria; medicinali scaduti che sono ricettacolo di topi ormai immuni a tutto; vetro che viene smistato senza adottare alcun sistema di protezione e sicurezza, operando manualmente. Il capannone è pieno di carta e cartone, il tutto senza fare la disinfestazione. Il piazzale è stracolmo di potatura, legno, materiale ferroso, materassi, frigo ecc. ecc.

Ricordo che il centro di raccolta confina con il centro di ricerca zoo-profilattico che si trova a rischio di contaminazione …

I mezzi sono obsoleti, alcuni dovrebbero uscire ma non escono dal servizio. La raccolta differenziata non viene effettuata come si dovrebbe. E nostra dover far conoscere come avviene la differenziata: il tutto senza essere smistato va conferito con gli auto-compattatori presso la discarica di Cava dei Modicani”.

Con lettera del 03.05.2012, indirizzata all’Impresa Busso srl, al Sindaco di Ragusa, all’Assessore Ecologia e Ambiente di Ragusa, alla Commissione Trasparenza del Comune di Ragusa, a S.E. il Prefetto di Ragusa, l’Associazione sindacale ISA denunciava l’illegittimo licenziamento del sig. Laurino dovuto al solo fatto di “aver messo in evidenza irregolarità commesse dall’Azienda tra l’altro già poste all’attenzione dei cittadini e dell’Amministrazione dal 2009 con un documento a firma CGIL e UIL”.

Nella sentenza di condanna dell’Impresa Busso S., il Giudice del Lavoro, sulla base delle prove documentali e delle testimonianze  richieste dal lavoratore nel corso del giudizio, ha innanzitutto riconosciuto la verità dei fatti contestati, cioè la gravità delle situazioni presenti nei Centri di Raccolta e il pericolo che esse rappresentano per i lavoratori e per la stessa salute pubblica per causa da imputarsi all’Impresa Busso.

Il Giudice ha espressamente confermato che “le dichiarazioni del Sig. Laurino fanno riferimento a fatti specifici, descrivendo con puntuali riferimenti spazio-temporali e con dovizia di particolari, situazioni ritenute pericolose per la salute dei lavoratori. È evidente che ben poco viene aggiunto alla descrizione dei fatti, in cui non è dato rinvenire toni denigratori nei confronti dell’azienda.

prosegue la sentenza – l’impresa ha motivo di lamentare alcun tono allarmistico della denuncia, giacchè, se la lettura può indurre allarme e preoccupazione, ciò è una conseguenza della OBIETTIVA GRAVITA’ DEI FATTI RAPPRESENTATI, implicanti una situazione di pericolo invero non circoscritta al solo luogo di lavoro e ai lavoratori ivi impiegati ma, per certi aspetti, estesa all’intero contesto urbano”.

L’avv. Guido Gaudioso, difensore del dipendente Sig. Giovanni Laurino, manifesta il pieno soddisfacimento per la pronuncia del Giudice, precisando che è stata fatta giustizia nei confronti di un atteggiamento riprovevole e discriminatorio posto in essere dall’azienda nei confronti del lavoratore: “Il Giudice, confermando la verità e assoluta fondatezza dei fatti a suo tempo doverosamente denunciati dal Sig. Laurino, ha chiarito l’assoluta illiceità del licenziamento impugnato e la sua finalità discriminatoria,  in quanto il provvedimento espulsivo era finalizzato esclusivamente ad estromettere dall’azienda una voce scomoda e a porre fine ad un’attività sindacale ritenuta destabilizzante e contraria agli interessi datoriali”.

Continua l’avv. Gaudioso: “E’ definitivamente accertato che il licenziamento del Sig. Laurino ha rappresentato I’epilogo di una condotta datoriale sistematicamente preordinata a zittire il lavoratore, dissuadendo lui e i suoi colleghi dallo svolgimento della legittima attività sindacale.

Devo aggiungere che il lavoratore nonché rappresentante sindacale I.S.A. Giovanni Laurino ha subito la gravissima sanzione per il solo fatto di aver compiuto il suo dovere, non solo come rappresentante sindacale e a tutela dei lavoratori, ma altresì a tutela della incolumità pubblica, segnalando ipotesi di grave pericolo per la salute di tutti i cittadini e imputabili a inadempienze della ditta Busso S. e che la stessa avrebbe voluto nascondere, mettendo a tacere il dipendente”.

In forza della sentenza di condanna, l’Impresa Ecologica Busso Sebastiano dovrà adesso reintegrare il lavoratore e corrispondergli quanto dovuto per il risarcimento del danno causatogli dal licenziamento illegittimo e discriminatorio.

Bisogna, a tale proposito ricordare che, per la inaccettabile condotta del datore di lavoro, il Sig. Laurino è stato privato dei suoi diritti e del suo lavoro dalla data del 03.05.2012 fino ad oggi, a distanza di ben due anni dal licenziamento illegittimo!

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