Open Arms, Salvini rinviato a giudizio. Lui si difende: “Al processo emergerà la verità”. VIDEO

Sono bastate due ore di camera di consiglio al gup di Palermo Lorenzo Jannelli per rinviare a giudizio l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Non ci sono elementi per il non luogo a procedere… per cui si dispone il rinvio a giudizio” ha detto il giudice nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo leggendo il breve decreto con cui ha disposto il processo. Il leader della Lega dovrà presentarsi per la prima udienza il 15 settembre davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Palermo. L’imputato Salvini dovrà difendersi dal pesante reato di sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio che gli muovono il procuratore capo Francesco Lo Voi, l’aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Geri Ferrara per la vicenda della mancata concessione per sei giorni dell’autorizzazione a sbarcare per i 147 migranti a bordo della nave dell’Ong spagnola, salvati a Ferragosto del 2019 nel canale di Sicilia.Soddisfatte anche le 23 parti civili ammesse a processo: dai rappresentanti di Open Arms ad Emergency, dall’Arci a Legambiente fino agli otto migranti che erano a bordo dell’imbarcazione rimasta per sei giorni in mare per il divieto di attraccare nel porto di Lampedusa.

Open Arms, Salvini: “Una scelta pericolosa, non ci sono reati” Per il leader della Lega “la sinistra vuole vincere così” Roma, 18 apr. (askanews) – “Il rinvio a giudizio, detto che non mi toglie il sonno, è frustrante e molto pericoloso perché crea un precedente. Si usa il tribunale per fare politica”: è quanto ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera all’indomani della decisione del gup di Palermo di procedere contro l’ex ministro dell’Interno per sequestro di persona riguardo al ritardo nello sbarco di 147 migranti soccorsi dall’ong Open Arms nell’agosto 2019.

“Qui non ci sono reati – ha ribadito Salvini – c’è un atto politico preso da un intero governo. Contrastare gli scafisti, difendere i confini non sono reati. Ho difeso gli interessi del mio Paese o il mio interesse personale?”. Quindi, se viene ravvisato un reato, ha aggiunto, “va addebitato a tutti quelli che hanno contribuito ad adottare una certa strategia”. Secondo Salvini, “è evidente che la sinistra vuole vincere in tribunale le elezioni che perde nelle urne. In nessun Paese al mondo si mandano a processo gli avversari”.

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