Ondate di caldo problemi per gli anziani. Ecco i consigli

 

 Non si contano le chiamate, nell’arco degli ultimi giorni, ad opera soprattutto di anziani affetti da malattie croniche. Arrivano anche ad Anteas Ragusa che si preoccupa di fornire informazioni utili e pratiche per fronteggiare al meglio i rischi e gli effetti di una estate rovente. Problemi respiratori, cali pressori spesso conseguenti a disidratazione, scorretta alimentazione, o anche un microclima domestico poco adatto alle temperature esterne: sono le principali indicazioni base a cui si sono aggiunte anche alcune altre richieste più complesse per le quali è necessario rivolgersi ai medici di famiglia e agli specialisti.



“Le indicazioni riguardanti un segnale di malore da calore e di un pericolo più grave sono molto chiare – afferma il presidente Anteas Ragusa, Rocco Schininà, che, in questo senso, si rifà al consiglio degli esperti – vale a dire la comparsa di crampi, eritemi, piccoli rigonfiamenti solidi della pelle e la riduzione di alcune normali attività quotidiane, proporzionate all’età, come spostarsi in autonomia in casa, vestirsi, mangiare, eseguire l’igiene personale: sono questi, insomma, i sintomi di un possibile malessere. Sono invece segnali preoccupanti, perché denunciano una sofferenza della persona, la confusione mentale o un aggravamento della stessa qualora già presente, mal di testa, convulsioni, un sensibile aumento della temperatura della pelle. In presenza di questi sintomi è necessario assistere tempestivamente l’anziano, che non dovrebbe mai essere lasciato solo, specie in questa stagione, ricorrendo anche ai servizi di assistenza ed emergenza sanitaria presenti su tutto il territorio”.


Per evitare malori da calura, sottolinea Anteas Ragusa, la prima prevenzione è adottare comportamenti corretti riguardo ad abitudini quotidiane e assunzioni di farmaci. Ecco, poi, i consigli per quanto riguarda alcuni ambiti specifici. “L’alimentazione dell’anziano – prosegue Schininà – specie in questa stagione, deve essere molto varia. I pasti devono essere leggeri preferendo pasta, frutta, verdura, gelati alla frutta e abolendo o limitando cibi grassi e conditi. Soprattutto occorre bere molto; almeno un litro e mezzo di liquidi al giorno, escludendo bevande alcoliche (vino, birra, superalcolici), gassate, troppo zuccherate e troppo fredde. In più, le alte temperature esterne sono ben tollerate anche in ambienti chiusi quando i gradi indoor si mantengono attorno ai 26° C e il tasso di umidità all’80%. In caso di presenza di climatizzatore, è bene regolare la sua temperatura tra i 24-26°C, mentre il ventilatore non deve essere acceso quando i gradi esterni rasentano o superano i 32°C perché potrebbe favorire la perdita di liquidi attraverso la sudorazione. La casa deve essere arieggiata durante le ore notturne e riparata dall’ingresso dei raggi solari di giorno, mantenendo imposte esterne e tende chiuse. Non uscire di casa nelle ore più calde e non restare all'interno di automobili parcheggiate al sole e, se possibile, concedersi qualche giorno di vacanza in luoghi freschi e temperati. In più, d’estate, la raccomandazione per tutti (indipendentemente dall’essere soggetti a rischio) è di indossare abiti leggeri, larghi e chiari perché attirano di meno i raggi del sole, di cotone o di lino, evitando fibre sintetiche che ostacolano il passaggio dell'aria. Inoltre, la testa va sempre tenuta riparata dal sole con un copricapo e, laddove necessario, possono essere fatti impacchi con acqua fresca (come in caso di mal di testa dovuto a eccessiva esposizione) per abbassare la temperatura corporea. Per ogni tipo di dubbio è, comunque, necessario rivolgersi al proprio medico curante o allo specialista referente”.

 

 

 

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