Omicidio Peppe Lucifora, il cuoco modicano è morto strangolato con una sola mano

Prima colpito con violenza e poi strangolato, con una sola mano. Sarebbe morto così il cuoco Peppe Lucifora. E’ questo ciò che emerge dalla prime indiscrezioni sugli esiti dell’autopisa depositata lo scorso giovedì e riportate stamani in un articolo de “La Sicilia” a firma di Carmelo Riccotti La Rocca.

C’è ancora tanto mistero attorno alla morte del cuoco modicano trovato privo di vita nel tardo pomeriggio del 10 novembre nella sua casa del quartiere “Dente”. Peppe Lucifora non si è minimamente difeso: questo lascia desumere che l’assassino lo abbia prima colpito a mani nude e poi, quando il cuoco era in stato di incoscienza, lo ha finito stringendogli una mano al collo.

Ciò ha provocato una perdita di sangue che si è accumulata nei polmoni. Un uomo, l’assassino, che ha evidentemente una forza non indifferente, visto ch è riuscito a uccidere lo chef strangolandolo con una sola mano.

Altro dato che è emerso dagli esami è che la morte del cuoco non è avvenuta al termine di una sera a base di sesso e droga, anzi, quel sabato Peppe non aveva fatto uso di droghe e aveva una presenza minima di alcol nel sangue, pari ad uno o due bicchieri di vino che possono consumarsi durante una normalissima cena.
Si attendono, a breve, anche gli esami del Ris. Al momento, non risultano indagati.

 

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