Omicidio Peppe Lucifora e il mistero del testamento: mai registrato negli atti notarili

Era stato padre Giovanni Stracquadanio a parlare del mistero del testamento di Peppe Lucifora, il cuoco ucciso nella sua casa di Modica e per il quale esiste un presunto colpevole, tutt’ora in carcere in attesa di giudizio: Davide Corallo. Per gli inquirenti il motivo dell’omicidio sarebbe da ricondurre alla sfera passionale. Padre Stracquadanio, rilasciando un paio di interviste a Video Mediterraneo, aveva acceso i riflettori su un quesito: che fine ha fatto il testamento di Peppe? Secondo quanto dichiarato da lui stesso, Lucifora aveva redatto il testamento presso un avvocato della città, l’avvocato Terranova, dopo la morte della mamma.

Da qui, l’idea che il movente potesse essere altro rispetto a quanto ipotizzato dagli inquirenti: per padre Stracquadanio sarebbe da ricondurre ai soldi o alla droga. Ma, di quel testamento, non vi è nessuna traccia. Stamani, in un articolo del quotidiano La Sicilia, infatti, viene riportato che non esiste traccia di registrazione negli atti notarili di un testamento di Peppe Lucifora.

Se testamento fu fatto, ufficialmente non è mai stato redatto da un notaio. I familiari di Lucifora, d’altra parte, hanno subito dichiarato tramite il proprio legale, avvocato Galfo, che se padre Stracquadanio sa qualcosa, che parli chiaro, altrimenti è meglio che resti in silenzio. Inoltre, hanno aggiunto che secondo alcuni amici sarebbe proprio Stracquadanio colui che detiene il testamento del cuoco. Stracquadanio è anche stato sentito in Procura in seguito a queste clamorose dichiarazioni, dalle quali però non è emerso nulla di nuovo.

In ogni caso, i familiari hanno fatto sapere di aver rinunciato all’eredità, evidentemente non così consistente come ipotizzato da alcuni, che addirittura avrebbero parlato di un presunto “tesoretto” custodito dal cuoco. Illazioni, pettegolezzi, niente di ufficilale, nè un documento che comprovi quanto detto. Ricodiamo che a carico di Davide Corallo, vi sarebbe una traccia biologica rinvenuta nel lavabo della casa di Lucifora anche se, naturalmente, restano ancora da chiarire molti punti oscuri su questo terribile delitto, che ha colpito e lasciata sgomenta l’intera comunità modicana.

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