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Omicidio di Rosalba: è caccia al movente anche nei telefonini del cognato
14 Mar 2023 17:37
Dalle memorie di due telefonini potrebbero emergere elementi utili alle indagini che riguardano l’omicidio di Rosalba dell’Albani, 52 anni, uccisa dal cognato Mariano Barresi, 65 anni all’alba del 4 marzo scorso in via Andrea Costa a Giarratana. Chi sia stato l’autore del delitto è chiaro: Barresi ha ammesso le sue colpe ma il perché abbia voluto uccidere quella donna che considerava “come una sorella”, accoltellandola al collo, è ancora incomprensibile.
DISPOSTO ACCERTAMENTO TECNICO IRRIPETIBILE
Il sostituto procuratore Ferdinando Vadalà ha disposto un “accertamento tecnico irripetibile” per potere acquisire la copia forense di quanto contenuto nelle memorie due telefoni cellulari. Manca ancora il movente. Come è noto, Rosalba dell’Albani stava prestando assistenza notturna all’anziana madre al piano terra della stessa palazzina abitata dalle sue due sorelle, una delle quali sposata appunto con Barresi. Nessun movente, riferito dall’uomo agli inquirenti e al giudice per le indagini preliminari: ha solo detto di sentirsi depresso e perseguitato da qualcuno estraneo alla famiglia.
IL LEGALE DI BARRESI HA CHIESTO LA PERIZIA PSICHIATRICA
Il legale di Mariano Barresi, intanto, si è rivolto al Tribunale del Riesame e ha chiesto una perizia psichiatrica che possa non solo “cristallizzare” lo stato mentale dell’uomo ma anche dare indicazioni sull’adeguatezza o meno del carcere come luogo di custodia cautelare. Se affetto da patologia, non ci sarebbe nessuna certificazione, allo stato attuale, che l’abbia messa nero su bianco. Tornando ai telefoni cellulari, è stato fissato per il 17 marzo l’incidente probatorio per acquisire i dati contenuti all’interno dei due apparecchi per estrarre quella che viene definita “copia forense”.
ROSALBA, IL DOLORE DEI FIGLI E DEL MARITO
Ancora sgomenta la comunità di Giarratana dove la famiglia di Rosalba, il marito e i tre figli sono molto conosciuti. Dalla banda del paese alla parrocchia, dalla squadra di pallavolo alle iniziative benefiche. Per dare l’ultimo saluto alla donna, un intero paese, con gli occhi lucidi, si è stretto attorno al marito Paolo e ai figli Michael, Gabriel e Brian che hanno salutato Rosalba, moglie e mamma con amore e delicatezza chiedendo a lei di dar loro la forza di rialzarsi e di andare avanti dopo che una tragedia così crudele e inaspettata si è abbattuta sulla loro famiglia. “Un giorno forse arriveremo al perdono – hanno detto i figli -, come vorrebbe nostro Signore e soprattutto come avrebbe fatto la nostra adorata mammina”. Ma per ora c’è solo una domanda: perché? La stessa domanda a cui gli inquirenti stanno cercando di dare risposta.
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