Omicidio di Giarratana. Barresi: “Mia cognata come una sorella”. L’uomo soffriva di depressione. Udienza di convalida

Avrebbe dichiarato di sentirsi perseguitato da circa un mese da persone estranee alla famiglia (ha chiesto al giudice se faranno degli accertamenti in merito), di soffrire da circa un anno di depressione e di avere preoccupazioni economiche legate alla sua pensione.

MARIANO BARRESI, E’ ANCORA MISTERO SUL MOVENTE DELL’OMICIDIO

Nessun astio nei confronti della cognata che avrebbe detto di considerate come una sorella, o di altri famigliari. Si è conclusa presso il carcere di Ragusa dove Mariano Barresi, pensionato di 65 anni, è in custodia, guardato a vista, l’udienza di convalida del fermo.

Barresi è comparso davanti al gip accompagnato dal suo legale, l’avvocato Sergio Crisanti. Il Pubblico ministero Ferdinando Vadalà ha chiesto al giudice la custodia in carcere; il difensore dell’uomo si è opposto, ritenendo necessaria una perizia psichica volta a valutare sia le condizioni di salute dell’uomo, sia l’adeguatezza del carcere come luogo di custodia adatto alle condizioni. Il Pm si è dichiarato contrario, riservandosi in seguito di mutare parere. Il gip si é riservato la decisione.  

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