OGGI A PALERMO SI DISCUTE DEL PARCO DEGLI IBLEI

I comuni, nella loro sovranità, esprimeranno la volontà di perimetrazione del Parco degli Iblei, dichiarandosi propensi al vincolo di parti del loro territorio che riterranno funzionali allo scopo. E’ la conclusione cui è approdata la riunione indetta dal presidente della Provincia Franco Antoci prima del confronto di domani a Palermo con l’assessore regionale ai Beni Culturali che ha avuto mandato di presentare una proposta concreta al Ministero dell’Ambiente di perimetrazione dell’istituendo Parco degli Iblei. Al confronto hanno partecipato i sindaci di Ragusa, Comiso, Santa Croce, Giarratana, Chiaramonte Gulfi, mentre, i comuni di Scicli, Modica e Monterosso Almo erano rappresentati dagli assessori al ramo. I vari sindaci hanno ribadito il diritto dei territori di esprimersi sui vincoli per la costituzione del Parco. Una chiara presa di posizione espressa dal sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale ma anche dal sindaco di Chiaramonte Gulfi Giuspepe Nicastro. L’assessore Tiziana Serra ha richiamato invece i sindaci a prendere una decisione concertata tenendo conto dell’idea-forza del Parco degli Iblei che può essere una risorsa per tutto il territorio. Anche il vice sindaco di Monterosso Dibenedetto ha posto l’accento sulla necessità di una scelta condivisa che possa coniugare una nuova idea di sviluppo per la provincia di Ragusa. Il sindaco di Santa Croce Camerina Lucio Schembari ha ritenuto di proporre per favorire una sintesi delle varie posizioni che i comuni non interessati territorialmente dal Parco siano lasciati fuori da questa prima fase di concertazione. In base a questa proposta i comuni interessati ad un’interlocuzione per mettere a disposizione parti di territorio sono quelli di Ragusa, Modica, Monterosso Almo, Chiaramonte Gulfi e Giarratana. Il presidente Antoci ha chiuso la riunione, prendendo atto delle varie posizioni dei sindaci, con l’impegno di rappresentare domani in sede regionale l’esigenza di una dilazione dei tempi per pervenire ad una proposta certa dei vari Comuni, dopo magari un pronunciamento dei vari Consigli Comunali e con l’ausilio di un organismo tecnico appositamente costituito.

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