Oggi, 8 marzo, ci sarà l’apice del freddo. Da domani cambia tutto

Apice di freddo proveniente proprio dai territori di guerra, dalla Russia attraverso l’Ucraina: dal punto di vista semplicemente meteorologico, si può dire che il temuto Burian, il vento gelido siberiano-artico, che sembrava dover raggiungere l’Italia e l’Europa sud-orientale, appare meno intenso del previsto. Sull’Italia tra circa 24 ore saremo fuori da questa ondata di gelo, ma attenzione: l’apice del maltempo è atteso oggi sulla fascia adriatica, ancora una volta, tra l’Abruzzo e la Puglia.

Possibili nevicate anche sulle spiagge con intensificazione dei fenomeni dal pomeriggio. Previste nuove nevicate sparse su tutti gli Appennini, dalle Basse Marche fino alla Calabria, con quota neve intorno ai 300-500 metri: neve anche sulla Sicilia tirrenica oltre i 600 metri e paesaggi incantati pure in Basilicata dopo le ultime persistenti nevicate. Da domani, però, cambia tutto: il gelo si sposterà verso la Turchia.

Sopra l’Italia è prevista la rimonta di un anticiclone con condizioni asciutte anche sul nostro settore orientale, raggiunto frequentemente negli ultimi 10 giorni da bordate artiche. Anche sulle adriatiche dunque arriveranno condizioni asciutte, ma mai tanto secche come è successo al nord-ovest: in Piemonte non piove da 90 giorni. I dati ufficiali dell’inverno meteorologico, tra il primo di dicembre ed il 28 di febbraio, confermano un -47% di precipitazioni in Italia, quasi zero mm di pioggia in Piemonte con un deficit del 90-95%, +1,6°C di temperatura media da Nord a Sud: come dire, mite quasi ovunque poi, sull’Italia occidentale (centro-nord) siccità estrema, sull’Italia orientale (centro-sud) tanta pioggia, neve e vento.

Questa volta l’Italia non è stata divisa a metà tra Nord e Sud, ma tra Ovest ed Est! Intanto, Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma che l’apice del freddo e delle nevicate è atteso per questa sera. In seguito avremo due scenari meteorologici in successione: alta pressione per alcuni giorni sull’Italia e sull’Europa centrale e poi possibile apertura della porta atlantica alle perturbazioni umide da Ovest. A

l momento, tuttavia, nonostante l’apertura della porta atlantica alle piogge, la maledizione della siccità al Nord-Ovest sembra continuare anche nei prossimi giorni: le perturbazioni in ingresso da ovest punteranno Marocco ed Algeria. Pioverà a Fès ed Algeri, ma non a Torino: il nostro Nord-Ovest resterà ancora all’asciutto almeno fino a metà mese.

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