OCCHIPINTI SULLA RG-CT: SI VADA AVANTI SULLA STRADA TRACCIATA

“Lo show del presidente Lombardo, domenica scorsa, ci ha fatto comprendere una cosa. Che la provincia di Ragusa era e resta terra di frontiera”. Il presidente di Ragusa Soprattutto, Giuseppe Occhipinti, il consigliere Giuseppe Cappello e tutti i componenti del partito dei ragusani, a distanza di una settimana dalla visita del governatore siciliano, dicono la loro sui pericoli concreti che riguardano da vicino il progetto di raddoppio della carreggiata della Ragusa-Catania. “Se a distanza ancora di dodici anni da quando si parlò per la prima volta, a palazzo della Provincia, di questa ipotesi progettuale, c’è chi ne mette a repentaglio la realizzazione – chiarisce Occhipinti – significa che non ci può essere rispetto alcuno per un territorio che, in maniera spasmodica, sta spingendo verso la realizzazione di un’opera infrastrutturale che, assieme al decollo dell’aeroporto di Comiso, garantirebbe all’area iblea quella fuoriuscita dalla marginalità geografica in cui si trova da decenni collocata. Sentire Lombardo che, venuto a Ragusa, ha nutrito dubbi sull’iter fin qui seguito, ci ha fatto accapponare la pelle.

Il governatore, mosso da nobili intenti, per carità, ma assolutamente intempestivo, ha voluto, con la sua uscita nazional popolare, trovare facili consensi tra il popolo ragusano che, però, ben informato sui tentativi di uscire dal guado che in tutti questi anni sono stati portati avanti, non si è lasciato abbindolare. La provincia di Ragusa, la terra siciliana in genere, non ha bisogno di aizzatori delle folle e meno che mai di governatori che dicono di interpretare il sentire comune rimettendo tutto in discussione. Su questa ipotesi di raddoppio della carreggiata della strada di collegamento tra i due capoluoghi si lavora da anni e, pedaggio o non pedaggio, i ragusani vogliono che venga fatta. Ragusa Soprattutto è assolutamente a fianco di quanti, anche in questi giorni, e parliamo dei componenti del comitato ristretto, si stanno sbracciando per trovare la soluzione ad un rompicapo estremamente complesso. Stigmatizziamo chi, come il governatore, arriva all’ultimo momento e cerca di cambiare le carte in tavola. Speriamo che lo stesso Lombardo possa addivenire a più miti consigli. E ricordi, lo stesso Lombardo, che l’area iblea, finora, ha patito un’arretratezza infrastrutturale che, allo stato attuale, non è più disposta a sopportare”. (c.c.)

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