NUOVO PERCORSO DELL’ALMO ART FESTIVAL A MONTEROSSO

Buona la prima per l’Almo Art festival. Il cuore di Monterosso si è animato come non mai per assistere alle evoluzioni dei buskers. Gli artisti di strada hanno rappresentato l’ingrediente prezioso di una iniziativa che, promossa dall’arciprete don Marco Diara, è servita ad aggregare non solo i ragazzini che danno vita al Grest, tuttora in fase di svolgimento, ma anche molti appassionati e curiosi che hanno partecipato alla kermesse. Promossa sotto la direzione artistica di Andrea D’Amico, l’iniziativa è servita a fare comprendere quanto elevato sia il potenziale dei buskers che riescono a calamitare l’attenzione del pubblico grazie alle loro evoluzioni acrobatiche e ai loro esercizi di giocoleria, mischiando il tutto con un’aria di disincanto che serve a rendere questi appuntamenti molto leggeri. Una serata all’insegna della spensieratezza, insomma, in un periodo in cui le preoccupazioni risultano essere davvero parecchie. “E proprio per questo motivo – afferma don Diara – abbiamo scelto di dare un taglio sociale a questa iniziativa, proprio perché riteniamo che gli aspetti legati all’aggregazione, a maggior ragione durante il periodo estivo quando le giornate sono più lunghe e le serate si prestano alla conversazione e allo stare assieme, non debbano essere tenuti in secondo piano. Abbiamo dunque valutato quale potesse essere una iniziativa di grande richiamo, puntando sugli artisti di strada. E le risposte sono state assolutamente all’altezza delle aspettative. Ma devo dire che, in un certo senso, non avevamo dubbi perché i buskers riescono sempre a fare sentire il loro spessore artistico”. Il sagrato della chiesa di San Giovanni è stato trasformato in un palcoscenico naturale. Illuminato a festa. Un modo come un altro per lanciare il messaggio di un’attenzione che da parte di don Diara non vuole essere ordinaria, soprattutto durante la stagione più calda dell’anno. “Era un esperimento – aggiunge l’arciprete – che posso dire assolutamente riuscito. Chissà che partendo da qui non si possa arrivare a concretizzare altri progetti, a maggior ragione in un periodo in cui, come sappiamo, gli enti locali non se la passano bene e quindi non possono più oggettivamente allestire i cartelloni degli spettacoli di una volta”. Riccardo Strano e il suo trapezio, gli acrobati Sprockets, francesi e inglesi, l’argentino Marcos Masetti con la sua corda molle e la bolognese Poppy con la sua giocoleria hanno formato un piccolo “esercito” internazionale del divertimento. E poi tanta animazione in piazza anche da parte degli animatori del Grest che hanno dato una mano a don Marco perché tutto potesse riuscire nel modo migliore. Anche attraverso la preparazione di un momento di degustazione di dolci aperto a tutti. Il pubblico si è divertito molto. E soprattutto ha apprezzato il fatto di potere trascorrere una serata in maniera differente dal solito. Monterosso, nel cuore dei Monti iblei, si apre a nuove esperienze. E lo fa potendo contare anche sull’apporto dell’Almo Art Festival a cui seguirà, di certo, una seconda edizione.

 

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