NUOVA ERUZIONE STROMBOLI, DUE FORTI ESPLOSIONI

Lettini da mare completamente ricoperti da lapilli neri e polveri vulcaniche e una grande nuvola grigia che ricorda il fungo atomico di Hiroshima: è lo scenario dello Stromboli, che alle 12,15 è tornato a farsi sentire. Due forti esplosioni consecutive, hanno fatto ripiombare nella paura l’isola eoliana dopo un mese e mezzo dall’ultima fortissima eruzione che aveva causato danni e anche la morte di un escursionista.

Questa volta nessun danno registrato, nè feriti e a quanto pare non c’è rischio di onde anomale. In ogni caso i numerosi turisti dopo l’improvviso suono delle sirene anti-tsunami hanno dovuto abbandonare le spiagge e recarsi nelle case e alberghi o nei punti di raduno previsti dai piani di emergenza. Alcuni si sono rifugiati in chiesa.

Al momento dell’eruzione, secondo quanto si apprende, sul vulcano non c’erano escursionisti perché era vietato salire. La situazione è sotto controllo, anche se i Candair hanno difficoltà a sorvolare l’isola per spegnere gli incendi a causa delle intense nubi di fumo vulcanico. A terra intanto stanno operando i vigili del fuoco.

“Seguo costantemente l’evoluzione della situazione dello Stromboli dopo l’esplosione di stamane”, rende noto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, che aggiunge: “Ho già sentito il sindaco di Lipari. La macchina della Protezione civile e del Corpo forestale regionali, delle Forze dell’ordine e dei volontari si è già messa in moto. Per fortuna non ci sono stati danni a persone o cose. Nelle prossime ore avremo maggiori notizie dagli strumenti di rilevazione dell’attività vulcanica”.

“In modo precauzionale – prosegue il governatore – abbiamo concordato con il sindaco, di interdire, per alcune ore, l’ormeggio ai natanti non di linea. Ovviamente, lo Stromboli fa il suo mestiere e non possiamo rimproverargli nulla. Dipende da noi cercare di rendere compatibile la nostra presenza sull’isola”.

 

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