NOVAMUSA E LO SCANDALO ALLA REGIONE SICILIA

Diciaannove milioni di euro incassate dai biglietti venduti ai visitatori dei musei, e dei monumenti più importanti della Sicilia, della Calabria e della Puglia, che,invece di essere versati nelle casse regionali e comunali, sono finite nelle tasche di Gaetano Mercadante, 51 anni, imprenditore, nonché gestore dei maggiori siti archeologici. Ovviamente , è agli arresti domiciliari:

Ecco, come la Sicilia perde , a causa delle speculazioni, e di un malaffare diffuso, che ne impedisce la crescita.

E’ lo scandalo della Novamusa. Nell’ambito del gruppo Thesauron, Esperia collabora alle attività di valorizzazione del patrimonio storico artistico e ambientale con la società Novamusa, specializzata in servizi ai visitatori di musei e parchi archeologici, teatri e monumenti.

Le persone perbene, coloro che credono in un riscatto di questo gioiello, che è la Sicilia, si sentono sempre più presi in giro, sempre più scettici nei confronti di chi dovrebbe amministrare questa terra, che subisce in continuazione soprusi, e angherie.

La macchina regionale, ci si chiede, perché dà sempre credito al malaffare, agli approfittatori, che ne causano, col loro operato, il default?

Ma quanto di marcio c’è nella macchina regionale? Più si indaga, più vengono a galla malefatte e sporcizie: può la nostra  Sicilia ripulirsi? Può cambiare l’approccio ad essa, che da sempre è stata vissuta come la gallina dalle uova d’oro?

Quei diciannove milioni sottratti sarebbero serviti ad un piccolo riscatto, a un possibile aiuto ai cittadini, alle città, sarebbero stati un ritorno sul territorio, ma evidentemente queste parole, idee, e pensieri appartengono agli “idealisti”, a coloro che ancora hanno valori, che credono con ottimismo ad una possibilità di riscatto di una terra unica nelle sue bellezze, e storia.

 

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