È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
NORMA CRUZ: LA SUA TRISTE VICENDA IN GUATEMALA
14 Dic 2013 07:59
“Sono una donna e vedo la violenza maschile intorno a me, in Guatemala. Scelgo di guardare in faccia a quella violenza e di ascoltare un desiderio di cambiamento e di denuncia: so che questi desideri sono una risorsa per sdradicare quella violenza”
Racconta e si commuove più volte Norma Cruz, donna attivista per i diritti umani che già all’età di 12 anni si batteva per salvaguardare i diritti dei più indifesi, soprattutto delle donne , iniziando con quelle del suo Paese, il Guatemala, che conta il più alto tasso di violenza sulle donne. Nel 2009, il Dipartimento di Stato Americano ha nominato Norma International Women of Courage Award (Premio Internazionale per le Donne Coraggiose), elogiandola come un’ ispirazione e un simbolo di coraggio e speranza per le donne guatemalteche, e per tutte le donne che ovunque lavorano per un cambiamento positivo.
E’ stato un onore ospitarla a Ragusa, durante una conferenza che si è svolta ieri, presso la saletta dell’Avis in merito alla violenza contro le donne, nella quale, sono intervenute anche Laura Renzi ( Responsabile Nazionale Campagne Amnesty International) e Rossana Caudullo ( avvocata, come ama definirsi lei, del Centro Antiviolenza “Donne a Sud”).
Norma, durante la conferenza, ha deciso di raccontare quella terribile vicenda che nel 1995, coinvolse sua figlia, la quale rimase vittima di violenza: mentre Nora aveva sempre difeso i diritti degli altri, per la prima volta si trovò a dover far qualcosa per qualcuno a lei molto a cuore, la “sua piccolina” e la lotta principale doveva farla contro la giustizia perchè tutto ciò non poteva assolutamente essere impunito, perchè la violenza contro le donne non affetta solamente chi la subisce,ma viene coinvolto psicologicamente anche e soprattutto l’ambiente famigliare. Il 24 Novembre, il giorno prima della “Giornata contro la violenza sulle donne”, 5 anni dopo, Nora riceve una chiamata dal Congresso della Repubblica che le comunicava che sarebbero stati sanziati 300.000 dollari per la aiutare le donne sole, abbandonate dai compagni con i figli, che in passato avevano subito violenza.
Da non sottovalutare è anche la violenza psicologica sulle donne: le parole debilitano l’anima e sotterrano l’autostima delle donne. Ce ne ha parlato la Caudullo, durante la conferenza, che presenta l’Associazione “Donne a Sud”: quest’ultima si rivolge a tutte le donne del sud del mondo ed ha sede a Vittoria.
Essa vuole creare uno spazio di ascolto, di condivisione e di sostegno per le donne e per le persone che subiscono violenza, nel rispetto della segretezza; nell’offerta di supporto psicologico, consulenza legale e medica e nella costruzione di percorsi individualizzati e personalizzati per aiutare le donne ad uscire dalla situazione di violenza.
Ogni donna ha il diritto di vivere libera dalla paura .Ogni donna deve riuscire a saper gridare a chiare lettere “Io non ci sto”. Il silenzio uccide la dignità.
Federica Farnisi
Referente Giovannella Galliano Giornalista
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