NO ALLA VELOCITÀ

“Avevo bevuto solo una birretta in mezzo a due pizze, una porzione di patatina, una parmigiana e una cotoletta… poi c’erano le mucche che pascolavano sulla strada e le lucciole che mi abbagliavano.. l’albero mi è venuto addosso e non ho fatto in tempo a spostarmi”

L’ eccessiva sicurezza nelle proprie capacità da pilota automobilistico, la velocità, la distrazione, la stanchezza,  il maltempo, l’alcool, gli stupefacenti…queste sono le principali cause degli incidenti, a volte fatali, sulle nostre strade. Aggiungerei anche lo stato disastrato delle nostre pseudo strade/mulattiere, che amplificano gli effetti delle défaillance dei conducenti e che a volte ne diventano la causa principale.

Buche sull’asfalto, squarci sulle strade, manto disconnesso, tutti orpelli di cui sono ricche le nostre vie cittadine ed extracittadine che con il buio o il maltempo diventano pericolose minacce per quanti si trovano a passare di lì.

Ben poco possiamo fare se non usare molta prudenza.

Eccola l’altra grande minaccia non solo per sé, ma anche e soprattutto per gli altri, che a volte diventano incolpevoli vittime di manovre azzardate, di una pazza corsa per arrivare prima (ma prima di che e di chi poi?), di riflessi annebbiati da menti non lucide, di incoscienti distrazioni.

Mercoledì scorso, per esempio, complici la pioggia battente, la nebbia fitta e la giornata uggiosa anticipatrice dei due giorni dedicati ai “Morticini”, si sono registrati una serie di incidenti, alcuni lievi, alcuni gravi, altri che hanno sfiorato la tragedia.

Un’auto, in un impeto di impazienza per la coda che si stava creando a causa del maltempo, ha deciso di superare tutti di gran carriera, incurante di chi giungeva di fronte, per ritrovarsi poi a stringere sulla destra e sfiorare e buttare quasi fuori dalla carreggiata chi era ligio alla coda e, naturalmente, scappare senza fermarsi a fare la conta dei danni…

Chi, pioggia e ruote lisce conniventi, è “scivolato” sulle auto davanti causando un tamponamento a catena.

E chi si è ritrovato a fermare la pazza corsa di un SUV fuori controllo diretto verso un burrone con la propria auto, rischiando di non poter  uscire dalle lamiere dell’abitacolo, di non abbracciare più i propri figli..e ringraziando Dio, l’Angelo Custode, la buona sorte o la buona stella per aver perso solo parzialmente l’uso di un dito e avere solo un po’ di lividi sparsi per il corpo ed una mano fratturata, ma vivo e stretto ai propri cari.

Questi solo alcuni esempi del primo giorno di maltempo in provincia.

Non mi piace fare demagogia e non conosco le statistiche e le percentuali, quindi me ne tengo ben distante, ma è certo che se ognuno di noi usasse più prudenza tanti incidenti potrebbero essere evitati e tante vite salvate…forse  poi i carrozzieri griderebbero alla crisi, ma quella sarebbe un’altra vignetta!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

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