NICOLO’ BRUNO CAPO DEL GRUPPO DI RICERCATORI A KYME PREVEDE GRANDI RISULTATI

Chi conosce il dott. Nicolò Bruno, archeologo dalla Sovraintendenza del mare della Sicilia e presidente dell’Associazione Agorà Formazione Permanente che ha creato l’equipe del Centro studi Leonardo Poidomani (giovane studioso di Modica prematuramente scomparso) che a Kyme in Turchia opera come struttura scientifica con pari dignità delle quattro Università italiane (Cosenza, Catania, Milano e Napoli) e quella di Parigi, sa che è difficile condurlo in un’analisi ottimistica dell’andamento delle ricerche senza che ci siano in sovrabbondanza risultati tangibili.

Eppure in questa campagna di scavi nel “tesoro” di Kyme per questa Missione archeologica italiana l’ottimismo gli si legge in faccia. Perché? Ma perché il capo della missione Prof. Antonio La Marca ha dato carta bianca al dott. Bruno non solo sulla scelta dei materiali e le strumentazioni di ricerca di vera e propria avanguardia mondiale nel campo dell’archeologia marina ma anche sulla scelta delle persone che sono andate  in missione. Persone estremamente qualificate come Alberto Lezziero, geoarcheologo di Milano che  ha portato un georadar e un sub bottom profiler; Alessandra Canazza, di Venezia, archeologa, con un decennio di esperienza di scavo in Turchia a Hierapolis ed ha supportato tutte le operazioni di georadar.  Paolo Perconti, geofisico marino e topografo, di Agrigento;  ha portato un gps rtk satellitare. Ha supportato tutte le operazioni di topografia per il georadar e ha coadiuvato a mare tutte le operazioni di sub bottom profiler.

Infine il gruppo ibleo il sub, Maurizio Buggea, le restauratrici Antonella Pancaldo e Veronica Falcone (laureanda archeologa) che si sono avvalsi della presenza di un furgone del Centro per portare via mare e via terra tutte le attrezzature utili per la ricerca e lo scavo subacqueo, bombole, sorbona e compressore, oltre che l’attrezzatura personale da sub. Un lavoro di grandissima qualità come  riconosce il capo della Missione Prof. La Marca che ha voluto dare questo pesante incarico al Centro Poidomani ed al dott. Bruno e vedrete che la fiducia in loro riposta avrà quanto prima il riscontro di spessore europeo che si otterrà quasi certamente. Vi diremo qualcosa in più “strada facendo” nella ricerca ed intanto ci sia consentito di ringraziare tantissimo i sostenitori istituzionali e non della Missione che attraverso il nostro giornale hanno voluto essere vicini per i sei mesi di durata del lavoro in Turchia.

 

 

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