NESSUNA NUOVA DA ROMA PER L’AEROPORTO DEGLI IBLEI

L’on.le Di Giacomo può attendere. A quest’ora se non avesse interrotto lo sciopero della fame sarebbe morto. Facciamo i più forti e doverosi scongiuri ma il dramma sarebbe successo, sarebbe stato così conoscendo il nostro deputato. Ma Passera ha bluffato perchè per avviare l’attività dello scalo ibleo basterebbe una firma, ma non di Passera ma di un semplice, anonimo, dirigente del Ministero che oggi chiama la Regione Sicilia ed il Comune di Comiso (Nonchè la Soaco, società di gestione dell’aeroporto) e dice loro: ” Visto che la bozza di convenzione tra Enav e Regione è a posto, ha il placet degli uffici legali del Ministero, domani venite a Roma e firmiamo”. Stop

Nessunun esborso di denaro visto che Tremonti a suo tempo non ha firmato alcuna delibera di assegnazione di fondi anticipati poi dal Presidente Lombardo, nessun provvedimento finanziario, nessun atto  “straordinario”. Solo dieci minuti per firmare un documento che ha già avuto l’approvazione di tutti. Ed allora? Allora vendiamo l’aeroporto ed il porto di Pozzallo ai cinesi o ai turchi che li mettono in funzione domani mattina stessa. Loro la burocrazia, la maledetta burocrazia dell’Italia, nemmeno la conoscono e viaggiano al 10 per cento annuo del Pil mentre noi arranchianmo alla meno peggio sottozero con prospettive drammatiche per la povera gente che non riesce a sbarcare il lunario.

Una vergogna davvero questi suicidi di gente che deve avere avere dei soldi dalla Pubblica amministrazione e nel frattempo viene accerchiata dal fisco per pagare subito e per ricevere mai. Lo scossone delle ultime amministrative non è bastato e non basterà. Ci vuole, oltre la scossa, anche il colpo di elettricità per far capire che è ora di finirla con le schifezze che giorno per giorno il potere e tutti i partiti (chi più chi meno) ci propinano. Vogliamo l’aroporto?  Incateniamoci a Roma !!

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