NECESSITA’ DEL CONTROLLO SOCIALE E TRASPARENZA DELL’OPERATO DEI MAGISTRATI

La Procura della Repubblica di Modica ritiene certamente opportuno e conforme a legge che vengano evitate strumentalizzazioni e condizionamenti nella diffusione delle notizie su fatti oggetto di accertamento penale. Nel  doveroso rispetto delle molteplici esigenze sottostanti all’esplicazione del diritto dell’opinione pubblica di essere informata (esigenze investigative e di pratica efficacia del processo; esigenze di tutela del diritto alla riservatezza dei soggetti coinvolti, siano essi imputati o persone offese; esigenze di corretta, equilibrata e serena formazione del convincimento del Giudice; esigenze di controllo sociale e trasparenza dell’operato degli investigatori e della magistratura), questo Ufficio ritiene parimenti opportuno fornire notizie sull’attività giudiziaria, al ricordato fine di garantire la corretta informazione dell’opinione pubblica e l’esercizio del diritto di cronaca, nonché di tutelare l’onore e la reputazione dei cittadini, evitando la costituzione o l’utilizzazione di canali informativi personali riservati, privilegiati ovvero orientati secondo interessi precostituiti di talune parti. Tali notizie verranno dunque diffuse, così come è avvenuto nel passato, nel rispetto degli ineludibili criteri di equilibrio e misura cui sempre si è attenuto questo Ufficio, contemperando il diritto della collettività alla informazione piena e completa in ordine a tutti quei fatti non coperti da segreto che presentino carattere di gravità per il prevedibile rilevante impatto che potrebbero determinare nell’opinione pubblica, per generalizzato interesse e diffuse reazioni emotive, con i legittimi diritti e degli interessi dei soggetti coinvolti nel processo. Inutile dire, perché l’abbiamo fatto altre volte, che siamo perfettamente d’accordo, per quel che può valere la nostra opinione, con quanto specificato dal Procuratore della Repubblica di Modica, in maniera chiara ed inequivocabile. Se tutti i  magistrati adottassero questo metodo verrebbero evitati i due pesi e le due misure che quasi sempre si adottano nei processi in cui siano coinvolti i poveri diavoli ovvero i “potenti”. Così almeno siamo tutti uguali, come vuole peraltro la legge. (Franco Portelli)

 

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