NATALE AL BUIO NELLA CITTA’ CHE HA DATO I NATALI A GIORGIO LA PIRA

 Né addobbi, né luci. Natale triste e al buio nella città della Torre. L’italica parola d’ordine, da Vipiteno a Portopalo, è risparmiare. In tutte le occasioni. Sempre e comunque. Assolutamente necessario vivere da formiche,  per almeno un paio di anni ancora,  a sentire i maghi dell’economia europea e mondiale. “ Come in tutte le umane vicende  – precisano però due pensionati della storica Società Operaia “V. Romeo” –  occorre muoversi e agire con misura ed equilibrio”. “Il clima di austerity – dice ‘Zinu, addetto alla biblioteca del sodalizio – crea inevitabilmente una certa tristezza; ci rendiamo conto che per rimediare agli errori del passato, alla gestione leggera e irresponsabile della cosa pubblica, a privilegi e sprechi ultradecennali, occorre stringere la cinghia e fare sacrifici a tutti i livelli e in tutti i settori, ma le feste natalizie hanno un significato particolare. Sarebbe stato sufficiente illuminare un albero in piazza Municipio e negli ingressi principali della città, per sentire la festa anche da noi. Risparmiare va bene. Altra cosa, però, esagerare con i messaggi negativi, che fanno male al cuore e alla mente delle persone che, per reagire con coraggio e determinazione alla crisi economica, devono poter guardare al futuro in modo positivo. Il Natale, festa di speranza, va certamente onorato secondo tradizione”. “In alcune città – gli fa eco il bravo idraulico in pensione Francesco – gli amministratori locali hanno risolto il problema degli addobbi natalizi coinvolgendo i commercianti del luogo; volendo si è ancora in tempo per fare qualcosa; anch’io sono del parere che la parola d’ordine “risparmio” non può essere applicata pedissequamente a certe ricorrenze che hanno valore e significato eccezionali. Il buon padre di famiglia comprerà quest’anno qualche panettone in meno, ma non si presenterà a casa a mani vuote. Usino lo stesso criterio gli inquilini di Palazzo “La Pira”, per non lasciare al buio la città in occasione della più grande festa del mondo”. “Le condizioni economiche del Comune – dice il sindaco Luigi Amatuna – sono quelle che sono; mi riprometto comunque di incontrare oggi stesso imprenditori e commercianti del luogo, sicuro di ricevere da parte loro la massima disponibilità, così come hanno dimostrato in altre occasioni”.

                                     

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