MUOS: NESSUN PERICOLO PER LA SALUTE

Sarà interessante come si evolverà la situazione: l’ultimo atto era stato del TAR Sicilia che aveva rigettato il ricorso contro le richieste di sospensiva per la revoca delle autorizzazioni per la realizzazione dell’impianto MUOS.

Nel frattempo, la Giunta Regionale aveva condizionato la decisione finale sul nulla osta al progetto dell’impianto satellitare americano al pronunciamento della commissione di esperti insediata dall’Istituto Superiore di Sanità.

Il verdetto della Commissione è di queste ore: secondo la relazione conclusiva, “i risultati delle misure sperimentali effettuate dall’Ispra indicano che tutti i limiti previsti dalla legislazione italiana in materia di protezione della salute umana dai campi elettromagnetici sono attualmente rispettati in larga misura”.

Di fatto, è un primo via libera al progetto del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti che ha identificato il territorio di Niscemi, in provincia di Caltanissetta, come il più adatto alla collocazione di una delle stazioni di terra del “ Mobile User Objective System “, il sistema di comunicazioni satellitari (SATCOM) ad altissima frequenza (UHF) e a banda stretta. Il sistema è appunto composto da quattro satelliti e quattro stazioni di terra, oltre a quella di Niscemi, una nell’Australia occidentale, 30 Km a est di Geraldton, presso l’Australian Defence Satellite Communications Station di Kojarena, una nel Sud-Est della Virginia, una presso le isole Hawaii, presso la Naval Computer and Telecommunications Area Master Station Pacific. La stazione italiana sarà collocata a circa 60 Km dalla base americana che insiste a cavallo dei territori delle province di Catania e Siracusa, la Naval Air Station di Sigonella.

L’impatto delle antenne del Muos è stato calcolato e considerato indipendente dalle antenne attualmente in funzione sul sito. Lo studio della Commissione recita che “non sono prevedibili rischi dovuti agli effetti noti dei campi elettromagnetici”, arrivando a precisare che, anche nel caso di puntamento delle antenne paraboliche a livello del terreno, o comunque in corrispondenza di persone che potrebbero essere esposte al fascio elettromagnetico, “si ritiene che tali rischi possano essere considerati del tutto trascurabili”

Non sono altresì prevedibili problemi particolari per possibili interferenze con apparecchi elettromedicali, come pacemaker e defibrillatori cardiaci impiantati, in quanto i livelli di campo elettrico sarebbero compatibili con i normali campi elettromagnetici di fondo.

E’ stato, comunque, precisato che “la natura puramente teorica delle valutazioni riportate impone comunque la necessità di verifiche sperimentali, successive alla messa in funzione delle antenne del sistema Muos, qualora quest’ultime vengano affettivamente installate”

La relazione finale, come ha specificato sul suo profilo Facebook Massimo Zucchetti,  docente del Politecnico di Torino e componente della commissione tecnica all’Iss, designato dalla Regione Siciliana, si compone di di circa 60 pagine, con allegata una nota di 8 pagine degli esperti della Regione Siciliana che hanno partecipato al tavolo tecnico.

Il TAR Sicilia si pronuncerà, probabilmente a ottobre, sulla legittimità della realizzazione. Un perito nominato dal Tribunale per un altro ricorso pendente, Marcello D’Amore, docente alla Sapienza, in una relazione ha sostenuto che “il campo elettromagnetico irradiato dal Muos può produrre effetti biologici sulle persone esposte, interferenze elettromagnetiche in apparecchiature elettroniche, strutture aeroportuali e aeromobili, effetti sulla biocenosi e sulla fauna del sito d’importanza comunitaria, la Sughereta di Niscemi”. Una valutazione errata, invece, per il fisico John Octting della Johns Hopkins dell’università di Baltimora, secondo cui “le onde elettromagnetiche del Muos fanno meno male di un forno a microonde”.

Al momento, Pentagono, Governo degli Stati Uniti e Ministero della Difesa italiano segnano un punto a favore nella controversa vicenda che sarà destinata a farci vivere numerose altre puntate. Si attende anche lo studio dell’ ENAV, l’Ente Nazionale di Assistenza al Volo, che dovrebbe esprimersi sulle possibili interferenze che il Muos potrebbe avere sulle strumentazioni degli aerei di passaggio in quella zona, sicuramente più numerosi da quando è aperto ai voli il nuovo aeroporto di Comiso.

Sarà interessante conoscere le reazioni del Presidente della Regione Rosario Crocetta, in merito alle risultanze dei lavori della Commissione. Senza dubbio l’argomento sarà oggetto anche di interventi nel corso della prossima riunione di Giunta che, per coincidenza, è stata convocata presso la Sala degli Specchi del Comune di Vittoria, per il prossimo lunedì alle ore 10.30, per trattare tematiche inerenti il territorio vittoriese.

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