Muore la mamma del presunto omicida di Maria Zarba. Lui resta in carcere e si professa innocente

Resta in carcere e non ha potuto assistere alle ultime ore di vita dell’anziana madre con la quale viveva Giuseppe Panascia, il 74enne ragusano accusato di avere ucciso l’ex moglie Maria Zarba.

L’anziana donna è deceduta dopo una breve malattia e dopo esser rimasta in casa senza il figlio. Da qualche mese infatti condivideva l’appartamento nel quale viveva con il figlio dopo che questi si era separato dalla moglie.

La donna non è tuttavia rimasta da sola. Il nipote infatti, dopo le vicende che hanno coinvolto la famiglia,  si è trasferito nell’abitazione della nonna per accudirla e prestarle le cure necessarie, e che pertanto la stessa è venuta a mancare circondata dall’affetto di Federico e degli altri nipoti, che non l’hanno lasciata sola neanche un istante.

La richiesta di domiciliari da parte dell’avvocato difensore si basava anche su questi elementi ma non è stata comunque accettata.

Dal carcere intanto l’uomo continua a professarsi innocente e mantiene la sua versione in attesa del pronunciamento domani del Tribunale del Riesame di Catania previsto per la giornata di stamane in merito alla richiesta di scarcerazione o di applicazione degli arresti domiciliari in ragione dell’eta’ avanzata. Il fermo era stato disposto dal pm Giulia Bisello e convalidato dal gip Ivano Infarinato che ha disposto la custodia in carcere.

Nel frattempo bisognerà attendere anche i risultati di nuovi sopralluoghi effettuati in queste ore dalla Polizia Scientifica nelle abitazioni dell’ex coppia a Ragusa e a Pedalino e gli esiti delle analisi sulle tracce di sangue trovate nell’auto con la quale Panascia si sarebbe allontanato dalla casa della sua ex moglie, in un orario compatibile con la morte della stessa.

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