“MPOC/I Podcast”: Giovanni Arezzo, ogni giovedì a mezzanotte, interpreta Bukowski su Spotify

Nell’ambito del caleidoscopio teatrale del nuovo contenitore indipendente Atlantide 2.0.2.1, abitato da artisti della scena teatrale contemporanea, appuntamento ogni giovedì a mezzanotte con la prima stagione di “MPOC / I Podcast”, a cura di Giovanni Arezzo, tratta da “Musica per Organi Caldi” di Charles Bukowski.

Le pagine delicatissime e fuori dagli schemi del celebre poeta e scrittore dall’animo inquieto, maledetto e profondo, approdano su Spotify e seducono con leggerezza, con la freschezza di un pensiero libero, anarchico, coloratissimo, che fa da contraltare al pesante grigio che riempie ogni ora della nostra vita, provando a farci beffa del sapore che ci lascia ogni quotidiana sconfitta, del senso di solitudine. Perfino della morte, se è il caso.

Lo studio su “MPOC / I Podcast”, prevede la creazione di trentasei podcast (uno per racconto, divisi in quattro stagioni da nove racconti a stagione, mixati e masterizzati da Emanuele e Giuseppe Senia), in cui la voce di Giovanni Arezzo da’ anima, corpo e umore alle parole di Bukowski, strisciando su tappeti sonori creati ad hoc da musicisti e producer. Ogni puntata, è infatti accompagnata da una soundtrack e da una copertina realizzate appositamente da musicisti e illustratori, diversi per ogni racconto.

I podcast, usciranno per nove settimane, come un singolo musicale, a mezzanotte del giovedì, e saranno preceduti ogni lunedì da un video, “MPOC / Making Of”, all’interno del quale si potrà spiare la fase del processo di studio e di scambio artistico tra i vari creativi coinvolti, entrando – con la telecamera di un iPhone – negli strani arresti domiciliari che decine di artisti stanno, loro malgrado, vivendo.

Una vera e propria docuserie che accompagna i podcast, svelandone retroscena, incuriosendo gli ascoltatori e affascinando con piccoli dettagli che rimandano alla cifra stilistica e all’essenza di Bukowski.

La celebre raccolta di racconti dello scrittore, che trattano i temi centrali della sua poetica, come il bere, le donne, il gioco d’azzardo e la scrittura, prendono vita attraverso la voce e i suoni a ricreare atmosfere suggestive, sempre originali. Viaggi acustici tra personaggi, situazioni, debolezze umane, malinconie, cinismo, perversioni, erotismo, solitudine, corpi, umori, in uno spartito vocale sofisticato, amaro, forte, “caldo” e affascinante. Una piacevole evasione mentale e sensoriale.

Il prossimo appuntamento, giovedì 8 aprile a mezzanotte, con “Una coppia di gigolò”, interpretato da Giovanni Arezzo, su musica di Emanuele e Giuseppe Senia e copertina ad opera di Peppe Occhipinti.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it