Morte di Stefano Pagano, accertamenti sul ragazzo alla guida della Punto. Il padre: “Non sono riuscito a salvare mio figlio”

Sono attesi da Catania gli accertamenti tossicologici che sono stati effettuatri sul ragazzo che era alla guida della Punto quella maledetta domenica in cui Stefano Pagano, 21 anni, è morto. A guidare, infatti, un suo coetaneo, un giovane su cui sono già stati effettuati gli esami di accertamento di primo livello a Ragusa.

Da Catania, invece, arriveranno gli accertamenti di secondo livello, determinanti per la magistratura iblea per un’eventuale ipotesi di reato. Il ragazzo alla guida, rimasto ferito in modo leggero, era alla guida senza patente.

Resta, di Stefano Pagano, il ricordo negli amici e il drammatico racconto del padre: Antonio, soccorritore del 118, in un’intervista rilasciata a La Sicilia a firma di Michele Farinaccio, racconta quei drammatici momenti: in servizio quella mattina al 118, arriva la chiamata per un incidente di via Archimede: qui, ha riconosciuto l’auto di un’amico di suo figlio e poi, dalla maglietta, il suo ragazzo, Stefano.

Nonostante tutti si siano prodigati a salvargli la vita e nonostante Antonio, nella sua carriera, abbia salvato tante vite umane, non è riuscito a salvare Stefano: “Ho dato tutto, ma non sono riuscito a fare niente”, racconta.

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