È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MORTE DI NICOLE, ECCO LA NOTIZIA DEGLI INDAGATI, MA I FATTI…?
16 Feb 2015 12:56
E come tutte le mattine (ieri ndr), non poteva non arrivare, magari tramite notifica facebook, l’articolo o meglio gli articoli di quasi tutti i giornali on line e non, locali e nazionali, relativa alle indagini sulla morte della piccola Nicole a Catania. È stato fatto un passo in avanti, sintetizzano gli articoli, spesso di poche righe, che riportano la comunicazione della Procura della Repubblica, e ci sono nove indagati. Tra cui medici della clinica privata e dell’Utin (Unità terapia intensiva neonatale), di quale ospedale, presumibilmente tutti, non è sempre specificato.
E così gli articoli lasciano trapelare già nel titolo il coinvolgimento di medici.
Ora mi chiedo. Perché questo voyerismo?
Perché, diciamola tutta, chi ha cliccato i links si aspettava qualche nome, qualche posizione lavorativa individuabile, così da poterne ricavare soggetti in carne ed ossa.
E così in un sistema che fa abbastanza comodo a tutti, ai lettori si lascia trapelare qualcosa che li fa cliccare, per la gioia della macchina dell’informazione.
Mi chiedo, allora, perché tutto ciò? Perché la gente, i lettori, i cittadini e quindi tutti ci siamo lasciati, e ci lasciamo, trascinare in questo tourbillon di voci e vogliamo sapere, famelicamente? In un voyerismo sfrenato e senza senso? Chi sono? I nomi!
Come se questi fossero più importanti, da sapere, rispetto ai fatti, alla cronologia degli eventi, al susseguirsi delle azioni che come pezzi di un puzzle, se messi al proprio posto avrebbero, forse, salvato la vita della neonata.
Ed i fatti, gli accadimenti non vanno, temporalmente, dall’ambulanza all’ospedale dove la bimba sarebbe giunta e cioè Ragusa, ma partono prima, dal parto o ancor meglio dalle ore precedenti il parto.
Vorrei sapere chi tra i lettori abbia fatto questa riflessione. Al bando il chi è stato? Ma, cosa è accaduto e perche?
Ecco, quel che più mi preoccupa in tutti noi, lettori, è la mancata consapevolezza di voler conoscere i fatti, così come sono accaduti. Altro che sapere chi è indagato.
Quale sono le falle di un sistema sanitario che, sia pur valutato tra i migliori, ha delle evidenti voragini e non solo in casi come questo.
Ma è, probabilmente, un problema culturale.
Certo, i fatti li accerterà la procura che dovrà ricostruirli nel migliore dei modi possibili, attraverso l’analisi di atti e fatti certi e riscontrabili ed atti e fatti incerti e non riscontrabili poiché frutto di sensazioni e parole umane, frutto di una differente prospettiva, di una diversa visione momentanea degli accadimenti, del problema. Ciò da parte di protagonisti, che magari erano, in quell’attimo fatale e cruciale, in tutt’altro affaccendati nel proprio lavoro.
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