Montalbano e la giornalista Caterina Gurrieri: “Un bel sogno ma resto in tv”

Non è solo una brava giornalista e presentatrice ma si è dimostrata anche una brava attrice nel suo piccolo ruolo nell’ultima puntata “Il metodo Catanalotti” della fiction Il Commissario Montalbano. Stiamo parlando della giornalista Caterina Gurrieri, che ha interpretato il ruolo di Genoveffa Recchia, l’amante di Mimi’ Augello. Niente grilli per la testa ma il ricordo di un’esperienza sicuramente fantastica, come quella di stare sul set di una delle fiction più famose al mondo. Ecco cosa racconta di quell’esperienza che ha dovuto tener segreta per ben due anni. E comunque annuncia che resterà a fare la giornalista senza farsi ammaliare dal mondo del cinema.

“Premetto che è stata solo una breve parentesi che si è aperta nel momento in cui ho messo piede sul set e che si è chiusa, ieri sera, con la messa in onda della puntata – racconta Caterina Gurrieri – Nei panni di “attrice” solo per poche ore, sapete bene che sono una giornalista e lo sarò fino a quando avrò la possibilità di esercitare questa professione che amo molto. Che sia stata un’esperienza pazzesca potete immaginarlo. Ma non potete immaginare quanto sia stato difficile mantenere il segreto per ben due anni! Per contratto, anzitutto, e poi anche per scaramanzia. Poche, pochissime persone sapevano del provino. Tra queste, una persona a me molto cara che mi ha dato il suo assenso e che, purtroppo, non è riuscito a vedermi. Chi mi conosce sa bene che amo mettermi in gioco, sperimentare e misurarmi in cose nuove.

E’ chiaro che ho affrontato questa esperienza, che colloco tra le piccole ‘follie’ della mia vita, con la leggerezza con cui andava fatta. La colpa, se sono stata trascinata in questa breve ma intensa avventura, è del mio amico di lunga data, Sebastiano D’Angelo. E’ stato lui ad informarmi dei provini e ad incoraggiarmi. A dire il vero, pur vivendo nei luoghi di Montalbano, non ci avevo mai pensato prima. A scegliermi è stato il compianto regista della fiction, Alberto Sironi ma quel giorno è stato Luca Zingaretti a dirigermi e lo ha fatto con grande professionalità. Un grazie va a Cesare Bocci che ha cercato di mettermi a mio agio, vista la “difficoltà” della scena iniziale.

Ho vissuto quelle ore sul set tutto d’un fiato e in questi due anni ho ripensato a quel giorno quasi come se fosse stato un sogno. Ogni tanto però a ricordarmi che era realtà, con l’ironia che lo contraddistingue, ci ha pensato il mio amico e direttore Salvatore Cannata che ha condiviso con me per un bel po’ questo segreto. Una piccola partecipazione da profana fatta solo per puro  divertimento con la speranza di avere contributo da figlia di questa terra a mettere un piccolissimo tassello nella fiction del commissario più amato d’Italia”. E come darle torto. Ad maiora. Ed intanto per chi vuole costruirsi da solo il proprio tour sui luoghi della fiction è nato il sito web www.tourmontalbano.it

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