Monsignor Rumeo vuole essere da subito il vescovo della chiesa netina: ha scelto la Cattedrale di Noto per la consacrazione

Monsignor Salvatore Rumeo ha scelto di ricevere l’ordinazione episcopale nella basilica di San Nicolò di Noto, quella che sarà la sua nuova sede per il ministero. E questa ci sembra una scelta che ha un grande significato. A consacrarlo, il 18 marzo, il giorno di San Cirillo di Gerusalemme, non sarà Monsignor Antonio Staglianò, vescovo emerito e attuale amministratore apostolico della Diocesi di Noto, bensì Monsignor Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta, la prima persona che Rumeo ha abbracciato dopo l’apertura della bolla papale che l’ha nominato vescovo e nuovo pastore della diocesi di Noto.


In realtà, questa è la regola generale: quando un vescovo viene nominato, tendenzialmente, sceglie la cattedrale dove andrà a svolgere il suo ministero come sede per la consacrazione. Ma a volte capita che si scelgano le cattedrali delle Diocesi di provenienza. Successe ad esempio per l’ordinazione di Staglianò, che nel 2009 venne nominato vescovo a Crotone.

Ma in provincia di Ragusa, ad esempio, monsignor Paolo Urso, che proveniva da Acireale, venne proclamato nella cattedrale di San Giovanni a Ragusa.
Il nuovo vescovo di Noto, dunque, ha voluto certamente dare un segnale: ci si aspetta molto da lui. Una grande attenzione alla sostanza più che alla forma, rispetto per il clero e per tutti i fedeli. A differenza di Staglianò, dunque, Rumeo sembra voler essere diverso e già lo si può notare fin da questi primi gesti concreti. Nei giorni scorsi, tra l’altro, è stato in visita a Noto con alcuni collaboratori e ha incontrato il clero. Un buon inizio, con il piede giusto.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it