MODICA, CITTADINO RUMENO TORNA IN CARCERE

Per fatti analoghi era già stato sottoposto a fermo nel lontano mese di gennaio. In quel periodo i Carabinieri della Compagnia di Modica, allertati dai negozianti del polo commerciale, avevano scoperto che P.O. – cittadino rumeno di 34 anni, senza fissa dimora – aveva iniziato a chiedere l’elemosina alla stessa stregua dei tanti nullatenenti che si incontrano nelle zone della città a maggiore concentrazione commerciale per poi passare alle maniere arroganti.

Col passare del tempo, in effetti, lo straniero aveva inasprito il suo comportamento a tal punto da avere veri e propri scontri verbali con i negozianti, ponendosi in molti casi faccia a faccia con quelli che gli avevano negato l’obolo. Numerosi commercianti, temendo per la loro incolumità, avevano addirittura iniziato a chiudersi a chiave all’interno del loro negozio. Altri si erano visti offendere perché l’offerta fatta non era stata ritenuta sufficiente dal questuante.

Ma il culmine della criticità si era avuto allorquando, di fronte diniego dei commercianti, aveva iniziato a proferire vere e proprie minacce di future ripercussioni fisiche nei loro confronti.

Di fronte a quell’improvvisa e pericolosa escalation di violenza i Carabinieri avevano immediatamente contattato tutti i commercianti del polo commerciale acquisendone le testimonianze e formalizzando, in molti casi, vere e proprie denunce contro lo straniero che determinarono l’adozione, da parte dei Carabinieri di Modica del provvedimento di fermo di indiziato di delitto a suo carico. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria P.O. fu tradotto in carcere a Modica Alta ove ha trascorso qualche settimana prima di tornare libero.

Una volta in libertà, incurante della trascorsa carcerazione e dell’avviso orale emesso a suo carico su proposta dei Carabinieri, P.O. ha continuato imperterrito ad importunare i commercianti del polo commerciale modicano alcuni dei quali hanno segnalato ai Carabinieri di essere stati vittime, durante tutta l’estate, della condotta arrogante posta in essere nei loro confronti dallo straniero. Quest’ultimo, perseverando nel chiedere l’elemosina con arroganza, oltre a formulare minacce al loro indirizzo in caso di mancata corresponsione dell’obolo, aveva iniziato addirittura ad offendere le vittime proferendo nei loro confronti pesantissime offese.

Proprio per questo ieri P.O. è tornato in carcere. Lo hanno accompagnato i Carabinieri della Compagnia di Modica dopo avergli notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Modica che, accogliendo la richiesta della Procura, ha ritenuto che le esigenze cautelari a suo carico non fossero adeguatamente garantite dall’obbligo di firma cui lo straniero era stato sottoposto all’atto della scarcerazione. Solo così, si spera, non potrà reiterare la sua condotta delittuosa.

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