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MODICA. CASERMA DEI CARABINIERI O CONVENTO APERTO A TUTTI?
22 Ago 2012 14:48
Leggo sulla stampa locale di un preciso intervento (ma fatto dove, da quale tribuna, forse solo la stampa locale stessa da me citata? Comunque non importa) dell’ex vicepresidente della Provincia Mommo Carpentieri (credo Mommo, singolare soprannome, derivi da Girolamo, di suo nome bellissimo del Santo croato che ha ispirato, nella sua versione “nello studio” alcuni tra i maggiori artisti di ogni epoca, a comunciare dal “nostro” Antonello da Messina) a proposito del convento del Carmine di Piazza Matteotti a Modica.
La vicenda è nota: i locali dell’antico convento sono da circa un secolo utilizzati dalla locale stazione dei Carabinieri. Recentemente dei radicali lavori di restauro hanno non soltanto riportato ad uno stato più consono l’antico immobile, ma hanno altresì permesso di effettuare prevedibili quanto pur sempre entusiasmanti scoperte di ordine storico-archeologico.
All’indomani della fine dei lavori citati, in molti tra i modicani (politici, amministratori, studiosi, storici, comuni cittadini) hanno discusso delle tante possibili destinazioni del rinnovo e per certi versi “ritrovato” storico e centralissimo convento. Le proposte avanzate sono tante e tutte interessanti; quelle ritenute più consone al luogo, al manufatto, alla storia, sono evidentemente parse quelle con chiara destinazione “culturale” latu sensu.
Oggi Mommo Carpintieri dichiara urbi et orbi che il Convento deve tornare ai Carabinieri. Certo, anche quella è una destinazione, ottima, opportuna per tutta una serie di motivi (a cominciare dal fatto che la presenza delle forze dell’ordine al centro esatto della città garantisce il pronto intervento). Ma a pensarci bene, se i militari fossero alloggiati (e non mancano le possibilità – come dimostrato anche dal professore Uccio Barone, storico) pur sempre al centro città ma presso altri locali, e quel grande e affascinante convento fosse aperto e reso fruibili all’intera collettività, si farebbe un’operazione legittima quanto conveniente.
E invece Carpintieri, con fare deciso (o almeno così lasciano intendere le sue dichiarazioni alla stampa) dichiara che i Carabinieri debbono stare dove sono sempre stati: nel convento di Piazza Matteotti.
Io credevo che i politici, come primo atto al momento di lanciarsi nell’agone, facessero opera di informazione e studio a cominciare dall’antico detto secondo il quale la politica è l’arte della mediazione. E meno male.
Un antico e prezioso scrigno a disposizione di tutti, i Carabinieri in un altro immobile con caratteristiche urbanistiche simili, la collettività tutta contenta di una soluzione di questo tipo ma Mommo dice no. E se lo chiamassimo, come si fa a Ragusa, Momi, potrebbe passare al si?
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