MINACCIA A MANO ARMATA: ARRESTATO UN NISCEMESE

Personale del Commissariato di Vittoria ha tratto in arresto Ignazio Arcerito, niscemese di anni 54, residente a Vittoria, con piccoli precedenti di polizia, per detenzione di arma modificata. Intorno alle ore 4 una persona si presentava in Commissariato riferendo di essere stata minacciata da un suo parente che impugnava una pistola. Gli operatori si recavano immediatamente presso l’abitazione della persona indicata, una villetta in contrada Capraro, e, dopo aver adottato tutte le cautele del caso, bussavano alla porta. La porta veniva aperta con qualche minuto di ritardo pertanto, ritenuto che l’inquilino, in quei pochi minuti, si fosse attivato per nascondere l’arma, si procedeva a perquisizione domiciliare. All’interno dell’abitazione non veniva trovato alcunché, ma, tra i ramoscelli di una piccola siepe prospiciente una finestra, veniva rinvenuta una pistola di libera vendita marca Bruni, calibro 8, modificata in calibro 6,35, munita di caricatore con tre colpi più uno in canna e con il cane armato, e, quindi, pronta ad un eventuale uso. L’arma, adeguatamente modificata, è risultata perfettamente funzionante e, dopo essere stata riconosciuta dalla vittima per la pistola con la quale era stata minacciata, veniva sottoposta a sequestro. Ignazio Arcerito veniva condotto in Commissariato da dove, dopo le formalità di rito, veniva poi tradotto al carcere di Ragusa a disposizione del magistrato di turno, dott.ssa Monica Monego. Il medesimo, oltre all’arresto, è stato anche segnalato all’autorità giudiziaria in stato di libertà per ingiurie e minacce aggravate dall’uso di armi.  M.D.M., vittoriese di anni 46, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per il reato di abusivismo edilizio. A seguito di un controllo effettuato alcuni giorni addietro presso la ditta di autotrasporti di cui M.D.M. è titolare, personale della squadra di Polizia Amministrativa del Commissariato, con l’ausilio di personale dell’Ufficio Tecnico del Comune di Vittoria, rilevava l’esistenza di un capannone realizzato abusivamente e, quindi, privo delle necessarie autorizzazioni edilizie. L’attività di repressione del fenomeno dell’abusivismo edilizio continuerà anche in futuro.

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