Migranti: al via a Catania il processo nei confronti di Salvini. E’ accusato di sequestro di persona

Si svolgerà stamani al tribunale di Catania l’udienza preliminare del procedimento giudiziario nei confronti del segretario della Lega Matteo Salvini accusato di sequestro di persona. I fatti contestati risalgono a quando il leader del Carroccio, da ministro dell’Interno, avrebbe impedito illegalmente lo sbarco dei 131 migranti ospitati a bordo dalla nave militare Gregoretti dopo essere stati soccorsi nel Canale di Sicilia.

La notte del 25 luglio 2019 un peschereccio recuperò 50 migranti a bordo di un gommone, poi avvicinato da un pattugliatore della Finanza che ne salvò altri 91. In seguito arrivò anche la nave della Marina Militare “Gregoretti” su cui i naufraghi vennero trasbordati. Inizialmente vennero fatti sbarcare alcune persone in stato di necessità, mentre per 131 l’odissea durò fino al 31 luglio dopo l’arrivo della dichiarazione di disponibilità ad accoglierli da parte di diversi Paesi europei e della Cei. “Sarò in tribunale a Catania, dove entrerò a testa alta perchè ho difeso l’Italia e gli italiani. Ho difeso i confini, l’onore la sicurezza, le regole, il modo di vivere del nostro Paese – ha detto Salvini -. È tutto scritto. Abbiamo fatto quello che voi ci chiedevate di fare.

E che la legge ci permetteva di fare. Ovvero chiedere di smettere di trattare la Sicilia come il campo profughi di tutta Europa”. Davanti al giudice Nunzio Sarpietro, che dovrà decidere se mandare a processo Salvini oppure archiviare, sia per la procura che la difesa potranno chiedere attività istruttoria o depositare atti e memorie, nonché avanzare richieste di costituzione di parte civile dalle parti lese (i 131 migranti, compresi i rappresentanti di minorenni, associazioni o enti pubblici). “Quando torneremo al Governo, perché ritorneremo al governo, rifarò la stessa cosa – ha aggiunto il segretario leghista -.

In Sicilia come nel resto d’Italia problemi veri e seri, criminali veri, mafiosi veri, spacciatori veri ci sono, mi auguro di non intasare i tribunali per troppo tempo con processi che lascio giudicare a voi, lascio giudicare ai magistrati serenamente se sono fondati su qualcosa o meno”. Intanto sono imponenti le misure di sicurezza a Catania per garantire che tutto si svolga senza tensioni. In concomitanza con l’udienza, e già da due giorni, gli stati maggiori della Lega si sono incontrati nella città siciliana per testimoniare vicinanza a Salvini organizzando alla Vecchia Dogana una partecipata tre giorni di dibattito sui temi della libertà che sarà chiusa proprio dal leader del Carroccio questa mattina, dopo l’udienza preliminare. Ma in piazza oggi scenderanno anche numerose organizzazioni, per contestare il leader leghista.

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