Migliaia di ragazzi contro le mafie. La manifestazione di Libera a Ragusa e gli ulivi della libertà

Oggi, 21 marzo 2023, si è svolta a Ragusa la manifestazione organizzata dal Presidio di Libera Ragusa “Daphne Caruana Galizia” in collaborazione con “Capaci di raccontare” per ricordare le vittime innocenti delle mafie in occasione della XXVIII Giornata della Memoria e dell’Impegno.

All’evento hanno partecipato oltre 1000 ragazzi e ragazze delle scuole secondarie di primo grado della città, accompagnati dai loro docenti e dai Dirigenti Scolastici degli Istituti di appartenenza, insieme ai familiari delle vittime, alle associazioni, ai sindacati e alle scuole della città che fanno parte della rete.

Il corteo, che ha attraversato le vie della città, ha visto la lettura dei nomi delle 1069 vittime innocenti delle mafie. La manifestazione si è conclusa presso il Palapadua, dove ci sono state testimonianze dei familiari delle vittime della provincia di Ragusa, canti e coreografie organizzati dagli studenti e dagli insegnanti e interventi conclusivi. Inoltre, in collaborazione con Legambiente, sono stati piantati 12 ulivi presso la Scuola dello Sport in memoria delle vittime innocenti delle mafie della provincia di Ragusa e uno dedicato a Daouda Diane, il giovane ivoriano scomparso lo scorso 2 Luglio da Acate.

Durante la manifestazione è stato lanciato lo slogan “È possibile”, un appello alla coscienza collettiva e individuale per riflettere su ciò che ciascuno di noi può fare per l’affermazione dei diritti e della giustizia sociale. Antonella Cascone, neoreferente del presidio di Libera Ragusa “Daphne Caruana Galizia”, ha sottolineato l’importanza di non fermarsi alla banalità dei numeri ma di riconoscere i nomi e le storie delle persone vittime delle mafie, compresi i migranti morti in mare, che spesso sono vittime dello sfruttamento delle organizzazioni criminali.

La manifestazione ha rappresentato un importante momento per il Progetto di Legalità e Cittadinanza attiva che coinvolge le scuole della città, per educare i ragazzi alla giustizia sociale e alla cittadinanza attiva. Inoltre, ha permesso di mantenere alta l’attenzione sulle reti criminali che si tessono sul territorio e che potrebbero coinvolgere non solo gruppi criminali ma anche pezzi della politica.

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