Massima vigilanza sui nidi di tartarughe caretta-caretta nella costa sud orientale della Sicilia. In Italia ogni anno oltre 500 nidi

Nella giornata mondiale della tartaruga, in calendario il 16 giugno di ogni anno, è massima la vigilanza sui nidi di tartarughe “caretta-caretta” dei quali di questi tempi nella parte sud-orientale della Sicilia c’è traccia da Randello, sulla costa ipparina, a Marina di Modica e Pachino dopo il primo nido individuato a Linosa nell’arcipelago delle Pelagie. La stagione della nidificazione è iniziata ai primi di questo mese e proseguirà ancora per tutta l’estate. Il buon esito delle nidificazioni di questi giorni si vedrà fra fine luglio e metà agosto trascorso il tempo dei 60 giorni dalla messa a dimora delle uova da parte delle mamme tartaruga. La costa siciliana è uno dei luoghi privilegiati da questa specie che rischia di subire danni dall’ecosistema sofferente per cambiamenti climatici ed inquinamento da plastica. Nel Mediterraneo oltre 150mila esemplari muoiono o rimangono feriti perchè finiscono contro imbarcazioni o impigliati negli ami e nelle reti da pesca.

Questo è il periodo della nidificazione. Come deve comportarsi chi intravede piccoli segnali sulla sabbia che fanno pensare al passaggio di mamma tartaruga?

Ci sono delle regole ben precise da rispettare per permettere che le nificazioni vadano a buon fine. Intanto mantenere sempre almeno 10 metri di distanza dall’animale e poi non toccare la tartaruga, non camminargli davanti o urlare; attendere che la tartaruga abbia deposto tutte le uova in silenzio lasciandole poi libero il passaggio verso il mare ed infine chiamare il numero 1530 della Guardia Costiera. Ogni femmina di “caretta caretta” depone mediamente tra le 100 e le 150 uova. Hanno la dimensione di una pallina da ping pong. La loro deposizione avviene nella sabbia dove mamma tartaruga seppellisce accuratamente le uova. L’operazione verrà ripetuta più volte fino al mese di agosto perchè proprio da giugno ad agosto avviene la nidificazione. Un periodo favorevole, particolare e però soprattutto rischioso per i troppi bagnanti che frequentano le spiagge e per i sistemi di pulizia degli arenili a volte invasivi. Una tartaruga “caretta-caretta” depone le sue uova ogni due anni ed i piccoli esemplari prediligono nidificare nei luoghi dove sono nati. Per questo c’è il felice ritorno in questi luoghi.

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