Mario Cutello si candida ufficialmente a sindaco alle prossime elezioni di Chiaramonte

Era nell’aria da tempo, visto che già Fratelli D’Italia qualche settimana fa aveva annunciato il proprio sostegno a Cutello senza che questi ancora avesse palesato una sua candidatura ufficiale. E ieri, tramite la propria bacheca facebook, Mario Cutello, già concorrente alle scorse elezioni di Chiaramonte, ha deciso di riproporre la propria candidatura a sindaco della città.

Al momento, ufficialmente, è il primo candidato a palesarsi. Ma ce ne saranno degli altri, molto probabilmente, come sostengono i bene informati. Senza contare che l’attuale sindaco, Sebastiano Gurrieri, non ha nessun motivo per non ricandidarsi. Come minimo, dunque, a Chiaramonte ci saranno tre (se non quattro), candidati alle prossime elezioni di giugno 2022.

Mario Cutello ha spiegato i motivi che l’hanno spinto alla candidatura:

“La consiliatura che volge al termine mi ha dato la possibilità di seguire dall’interno l’attività amministrativa e di verificare quali sono le problematiche socio-economiche, mai affrontate, del nostro territorio.
Tale esperienza è stata utile a maturare la convinzione che una comunità che dialoga possa trovare soluzioni adeguate per affrontare le sfide che l’attualità pone.
Ci si candida per fare meglio, non contro qualcuno.
Ci si candida:
– Per una gestione oculata del bilancio
– Per recuperare una dispersione idrica al collasso
– Per rivitalizzare il centro storico, per rendere più sicure le campagne
– Per una diversa attenzione per l’ambiente: (differenziata – depurazione – pulizia delle strade)
– Per una riorganizzazione dei servizi
– Per una diversa attenzione al settore produttivo ed al mondo giovanile
– Per creare finalmente un gruppo di progettazione e un parco progetti al fine di essere pronti per concorrere all’assegnazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Next Generation)”.


Le riunioni che si sono susseguite con Partiti Politici, Associazioni, Gruppi Organizzati e singoli cittadini, gli inviti da parte di tutti a passare ad una fase operativa, hanno rafforzato in me l’idea di superare ogni indugio convinto come sono che una piccola comunità possa unirsi attorno alle cose da fare anziché dividersi.
E’ l’inizio di un percorso aperto ad ogni utile contributo, che vuole recepire le diversità come ricchezza, che vuole ridare voce ai cittadini. Un progetto inclusivo con quanti hanno come unico scopo il bene comune ed hanno a cuore il futuro del nostro paese”.

Insomma, per Cutello la chiamata è stata in un certo senso inevitabile. Al di la di questo, siamo certi che all’orizzonte si profilerano sviluppi politici sia circa questa sua decisione, sia relativamente ad altri gruppi che, magari, decideranno in autonomia cosa fare per le prossime elezioni politiche.

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