È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Mare senza frontiere: protocollo tra Asp e Comuni
22 Mag 2019 18:38
Siglato, questa mattina, il protocollo d’intesa per il progetto “Mare Senza Frontiere” nella sede del comune di Ragusa. Presenti il direttore generale dell’Asp di Ragusa, arch. Angelo Aliquò, il presidente della Conferenza dei Sindaci, avv. Giuseppe Cassi, l’assessore ai Servizi Sociali dott. Luigi Rabito, i sindaci di Acate, dott. Giovanni Di Natale, Comiso, prof.ssa Maria Rita Schembari, Pozzallo, dott. Roberto Ammatuna, Giarratana, dott. Bartolo Giaquinta, Santa Croce Camerina, dott. Giovanni Barone. Per Il comune di Ispica era presente il vice sindaco, dott. Giuseppe Pluchinotta, per Scicli il vice sindaco, dott.ssa Caterina Riccotti ed il commissario prefettizio, dott. Filippo Dispenza, per il comune di Vittoria.
Tutti concordi nel sottolineare l’importanza del progetto che impegna i sindaci per la parte relativa ai comuni di realizzare, ove non esistenti, passerelle, job sedia mare per i disabili, docce con seduta e presenza di bagnini.
L’Asp erogherà l’attività terapeutica riabilitativa in spiaggia finalizzata alla stimolazione del benessere fisico che produce anche effetti allo spirto delle persone con disabilità.
Il dott. Dispenza ha proposto un’ulteriore idea, quella di inserire il progetto “La Terrazza Tutti al mare!” progetto già realizzato dall’Asl di Lecce e l’Associazione “Io posso”. Un accesso attrezzato al mare per persone affette da SLA, patologie neuromotorie e altre disabilità motorie per permettere agli ospiti ed ai loro familiari di trascorrere una giornata al mare in pieno relax e sicurezza.
Il progetto “Mare senza frontiere” nasce dall’esigenza di eliminare gli ostacoli che impediscono ai soggetti con diversa abilità motoria di accedere alla spiaggia e al mare favorendo, al contempo, lo sviluppo di servizi di animazione ludico-ricreative per le persone con disabilità neuromotorie.
Gli obiettivi sono quelli di realizzare aree balneari libere attrezzate localizzate a Marina di Ragusa, Marina di Modica, Scoglitti, Punta Secca/Casuzze, Pozzallo, Marina di Acate, Donnalucata, Marina di Ispica, accessibili alle persone con disabilità neuromotorie e fornite di adeguata assistenza di operatori socio sanitari ed animatori socio-culturali.
È previsto il potenziamento della dotazione di attrezzature che favoriscono la movimentazione dei soggetti in spiaggia, il loro accesso al mare, la loro permanenza in spiaggia grazie a dei lettini mare, tubi, elastici, manipoli, etc. offerti dai Comuni in cui ricadono le località balneari. Si prevedono attività di animazione ludico-ricreativa, grazie alla presenza di animatore socio-culturale per lido, ed attività di assistenza socio sanitaria grazie alla presenza in turnazione di un OSS per lido.
Si tratta di una nuova e interessante proposta rivolta alle famiglie, alle associazioni del settore e al volontariato sociale aventi soggetti a carico con disabilità neuromotorie che, in particolare, mira ad utilizzare uno spazio di fronte al mare quale luogo di incontro-confronto e scambio tra famiglie.
Un progetto sperimentale di sinergia e condivisione tra le Istituzioni e il Volontariato che porta avanti una strategia di interventi di cure, assistenza e sostengo territoriali che privilegia la personalizzazione delle azioni e il diretto coinvolgimento delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie.
Anche l’aumento della popolazione anziana comporta, per i prossimi anni, una crescita delle malattie cronico-degenerative alla quale i sistemi di cura devono rispondere con tempestività e creatività organizzativa. Spesso infatti la soluzione privilegiata, ancorché obbligata, è rappresentata dal ricovero presso strutture residenziali con forti ripercussioni negative sulla qualità di vita delle persone affette da patologie invalidanti e l’incremento dei costi sull’intera collettività.
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