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Mafia, estorsioni e politica: 56 arresti contro 16 famiglie dell’Agrigentino nel più grande blitz mai avvenuto nel territorio
22 Gen 2018 08:22
I carabinieri del comando provinciale di Agrigento, su disposizione della dda di Palermo, hanno eseguito l’arresto di 56 tra boss e gregari dei mandamenti di Cosa nostra agrigentina. L’inchiesta, la più imponente mai messa a segno nel territorio, ha disarticolato i “mandamenti” di Santa Elisabetta e Sciacca e ha colpito 16 “famiglie” mafiose. Coinvolti uomini d’onore anche delle province di Caltanissetta, Palermo, Enna, Ragusa e Catania.
Le accuse contestate vanno dall’ associazione mafiosa, al traffico di droga, alla truffa, estorsione e a un’ipotesi di voto di scambio.
L’inchiesta ha svelato legami tra le cosche locali e la mafia di tutte le province di tutta la Sicilia e le ‘ndrine calabresi. Accertate 27 estorsioni a imprese, negozi e anche a cooperative che si occupano dei richiedenti asilo. Sette società riconducibili ai clan sono state sequestrate.
Nel complesso sono oltre 400 i carabinieri impegnati nell’operazione. Si tratta del blitz più imponente mai messo a segno nella provincia. Nelle operazioni sono stati impiegati anche un elicottero e unità cinofile. L’indagine, fatta dalla dda di Palermo, è stata coordinata dal Comando Provinciale guidato dal colonnello Giovanni Pellegrino. L’inchiesta fu condotta nelle fasi iniziali dal tenente colonnello Andrea Azzolini e nella fase esecutiva dal tenente colonnello Rodrigo Micucci.
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