L’UNIONE DEGLI STUDENTI DI VITTORIA ATTACCA PRESIDI E PROFESSORI: A RISCHIO LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E DI PENSIERO

Stavano distribuendo volantini contro la prova Invalsi all’interno del liceo scientifico S.Cannizzaro di Vittoria e dopo i primi richiami di un bidello è addirittura intervenuto il Preside dell’Istituto che li ha intimati a smetterla se non avessero voluto avere ricadute nella valutazione finale: questo è quanto successo a tre ragazzi militanti nell’Unione degli Studenti  di Vittoria che parlano delle scuole della città come ambienti in cui si respira un’aria quasi dittatoriale e l’episodio descritto indica senz’altro un attacco alla libertà di pensiero e di propaganda delle proprie idee essendo inoltre stati iscritti in un fantomatico “libro nero” che richiama paurosamente dinamiche più simili a periodi storici degli anni ’20-’30.  

Come se non bastasse nello stesso giorno un altro militante, stavolta della Ragioneria, è stato richiamato da un professore per aver indossato una maglietta con raffigurati una falce e un martello poiché secondo il docente non è possibile fare propaganda all’interno di una scuola.

“Non c’è giustificazione accettabile a comportamenti simili – dicono i portavoce dell’UdS –  e non è possibile punire degli alunni per aver distribuito dei volantini all’esterno della scuola in orario pre-scolastico. Tantomeno non è possibile minacciarli in questo modo. Forse perché non si condividono le idee di un volantino? E come mai, ci chiediamo, altre associazioni che ne hanno distribuito altri  in questi stessi giorni hanno subito un atteggiamento privilegiato? Insomma, alcune idee si accettano, altre no.  Ad esempio, un anno fa, si è accettato che un militante UdS ricevesse un pugno all’interno delle mura della scuola, senza prendere alcun provvedimento. Sembra che la politica adottata sia quindi quella dei due pesi e  delle due misure! E a quanto pare nemmeno l’abbigliamento libero è accettato all’interno delle nostre scuole. Forse c’è ancora qualche nostalgico del ventennio che preferisce le divise. Accettano la violenza, attaccano la libertà di espressione. Allora, non era esagerato il riferimento agli anni ’20-’30 del fascismo. Assolutamente. Forse i provvedimenti dovrebbero essere presi nei confronti del preside?”

Certi comportamenti nel 2012, secondo i militanti dell’Unione degli Studenti di Vittoria, non solo non sono accettabili e giustificabili, ma rendono la vita scolastica un rischio per le libertà, quali quelle di espressione e di pensiero. Tutto ciò che la scuola dovrebbe costruire viene così distrutto da qualche preside o professore, che preferisce imporre il proprio pensiero, intimando e minacciando con tutti i mezzi a loro disposizione.

“Non possiamo – concludono –  né da studenti, né da cittadini, accettare tali comportamenti anti-democratici! Combattiamo insieme per un futuro dove ognuno sia libero di esprimere e costruire un proprio pensiero!”

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