LUCCA VINCE IL CAMPIONATO DI SERIE A

e è un sogno non svegliateci, se è realtà gioite assieme a noi. Il Basket Le Mura scrive una pagina indelebile del bellissimo libro dello sport italiano, vincendo il suo primo tricolore in sette anni di A1 e al suo terzo tentativo, nella finale scudetto contro la Famila Schio in garaquattro (3 a 1 nella serie). Un risultato storico, quasi inimmaginabile e proprio per questo ancora più bello, perchè cercato con tutte le forze, desiderato e voluto da una squadra, una Società ed una città intera, che oggi al PalaTagliate non ha mai fatto mancare il proprio sostegno. Il Basket Le Mura entra nella storia, con assoluto merito, e lo fa con la consapevolezza che solo grazie al duro lavoro, alla forza del gruppo e alla voglia di superare anche l’ostacolo che sembra insormontabile, si possono raggiungere i risultati più belli. Un match mai in discussione, Schio praticamente mai messa in condizione di giocare, un carattere incredibile ed un successo ampiamente meritato, per questa realtà che in punta di piedi e contro ogni pronostico, a detta di molti, è sul tetto d’Italia. 

Lucca parte bene, benissimo e sembra addirittura non sentire la pressione. Segna Crippa, risponde Zandalasini, poi un 10 a zero Gesam (Harmon e Pedersen), accorciano Macchi e Zandalasini, ancora Harmon (Mvp della finale) e Crippa, monumentale, per un 20-10 Lucca al primo fischio. Si riparte e le biancorosse continuano con un cuore grande così a gettarsi su ogni pallone, a difendere con grinta e segnare con precisione. Il Famila sembra accusare ed il gap fra le due squadre si allunga inevitabilmente, e forse incredibilmente, fino al 39-22 per Gesam a metà gara, per un parziale di 19-12 a favore delle lucchesi.

Nella ripresa la Famila entra con un altro piglio, deve farlo, ed infatti prova ad avvicinarsi con Miyem e Yacoubou (42-30). Ci pensa però Dotto, tripla, Pedersen ed una Crippa stellare a riportare Gesam a distanza di sicurezza, con Ndjock che sulla sirena fissa il 53-34. Nell’ultima frazione ci si aspetta il tutto per tutto da parte delle orange, ma Lucca è incredibile. La squadra di coach Diamanti continua a difendere, a sporcare ogni passaggio, ad attaccare il canestro con il fuoco negli occhi, a fare la partita ed è davvero uno spettacolo. Il match non ha più storia, il PalaTagliate è una bolgia e Gesam Gas&Luce si aggiudica anche garaquattro e conquista con grandissimo merito il suo primo scudetto!

Il tabellino:

Lucca-Schio: 65-50 (20-10; 39-22; 53-34)

Lucca: Battisodo 4, Landi ne, Tognalini 5, Pedersen 12, Dotto 7, Wojta 5, Harmon 19, Crippa 7, Miccoli ne, Salvestrini ne, Ndjock 6, Mandroni ne. All Diamanti

Schio: Yacoubou 10, Martinez, Bestagno ne, Gatti , Miyem 6, Tagliamento , Masciadri , Zandalasini 17, Sottana 5, Ress 6, Macchi 6. All Procaccin

ANALISI DI SALVATORE LO MAGNO

Dopo la nostra eliminazione, in semifinale, ipotizzavamo l’ennesimo 3-0 per Schio, in finale, ma ci sbagliavamo. Davide è riuscito a battere Golia. la Famila ha provato a reagire solo ad inizio terzo periodo, ma la Gesam Gas ha risposto “per le rime”. Nessun ”braccino del tennista”, anzi, è stata Schio ad entrare contratta. Le venete hanno perso contro una squadraccia che, ad 1′ dal termine sul +19, lottava come se dovesse rimontare. Altra ”leggenda metropolitana” è quella di considerare ininfluente la ”panchina” della Gesam Gas (Valeria Battisodo, Federica Tognalini e Monique Ngo Ndjock sono state, se non determinanti, quantomeno utili). Schio, con potere economico, federale ed arbitrale non si poteva battere (era un alibi che ci si creava noi, incapaci di vincere. Altra leggenda metropolitana). La Gesam Gas ha trionfato, confermando la ”sacralità” del PalaTagliate (record, in stagione, di 16 vinte e 0 perse). L’ultimo pensiero va a coach Diamanti, grande allenatore, che è riuscito ad ottimizzare il valore di questa squadra (convincere le giocatrici a “rinnegare loro stesse e seguirlo” non era facile). Immagino che a Schio inizino a rimpiangere Miguel Mendez!

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