Lotta alle fumarole: chi deve agire? Scaricabarile tra Arpa e Comune di Vittoria

La lotta alle fumarole. L’Arpa di Ragusa chiede la collaborazione del comune di Vittoria per effettuare dei rilevamenti nella zona della fascia trasformata dove spesso vengono dati alle fiamme rifiuti e scarti agricoli che producono grave danno ambientale.

Il direttore dell’Arpa (Agenzia regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sicilia), Gaetano Valastro e la responsabile del servizio di Igiene Ambientale dell’Asp 7, Giuseppina Amato hanno scritto al sindaco di Vittoria Francesco Aiello per chiedere il supporto del comune nelle attività di rilevamento dell’inquinamento ambientale. La lettera è stata inviata anche al Libero Consorzio, all’assessorato regionale Territorio e Ambiente, all’Assessorato per l’Energia e alla Prefettura.

I due dirigenti spiegano che l’Arpa è pronta a “fornire supporto tecnico per la verifica delle condizioni ambientali”, subordinando però “l’esecuzione dei rilevamenti all’indicazione di siti idonei, preferibilmente in aree pubbliche e alla fornitura di energia elettrica per l’installazione e l’alimentazione della strumentazione”.

L’Arpa ha scritto due volte al comune senza ottenere risposta

L’Arpa e la Polizia provinciale hanno scritto per ben due volte al comune, nel 2021 e nel 2022, senza però ottenere risposta. Nella terza lettera ribadiscono la disponibilità a effettuare i rilievi, ma sollecitano nuovamente la risposta del comune, in modo da poter “inserire l’attività nella programmazione 2024”.

Aiello: “Collaboriamo, ma vogliamo chiarezza anche sugli impianti di rifiuti speciali”

Il sindaco Francesco Aiello risponde con decisione. “Ho già dato mandato al comandante dei vigili urbani di fornire la massima collaborazione all’Arpa per la struttura di controllo dell’aria”. Il sindaco comunque verificherà cosa è successo finora e i motivi del ritardo. E precisa che l’area interessata dalle fumarole non è solo in territorio di Vittoria, ma il fenomeno si segnala anche nei territori dei paesi vicini, lungo la fascia trasformata.

Il primo cittadino rilancia però sui temi ambientali. Chiede chiarezza anche su altri impianti che – a suo parere – determinano rischi ambientali per il territorio. Chiede chiarezza sulla situazione della Casmena Petra, impresa che funge da discarica per i rifiuti speciali e che si trova nella zona di passo Scarparo, tra Vittoria e Comiso. “Devono spiegarmi cosa accade in quell’azienda, che ora è sottoposta a sequestro. Ci sono delle indagini in corso e attendiamo di avere chiarezza. Mi chiedo come si sia potuto autorizzare un tale impianto in una zona così vicina al bacino idrico di Giardinello, dove si trovano molti dei pozzi per l’attingimento delle risorse idriche”.

La vicenda è venuta allo scoperto dopo una richiesta presentata all’Arpa da Italia Viva nei giorni scorsi. La consigliera comunale Sara Siggia e la coordinatrice Valentina Tagliarini, allarmati per le molteplici ondate di fumi tossici di questa estate nelle campagne, hanno scritto all’Arpa per chiedere di “rilevare i livelli di diossina nell’aria in determinate zone di Vittoria e Scoglitti”.

E alla lettera delle due esponenti politiche del partito di Renzi a Vittoria, l’Arpa ha risposto spiegando di aver chiesto per due anni la collaborazione del comune sia per i rilievi ambientali sia per chiedere un’azione di contrasto alle fumarole, senza ottenere risposta.  

Italia Viva ha segnalato l’accaduto alla Procura della Repubblica alla Prefettura e all’assessorato regionale all’Ambiente per “valutare eventuali profili di negligenza dell’ente ed individuare eventuali altri soggetti responsabili”.

Nel frattempo però anche il comune ha risposto alla nota dell’Arpa e lo ha fatto il 21 settembre scorso, concedendo il nulla osta per il posizionamento delle apparecchiature idonee per i rilevamenti dell’inquinamento ambientale in contrada Berdia, come richiesto dall’Arpa. Piccolo giallo anche attorno alla data delle lettere. L’Arpa avrebbe scritto al comune con data 1 agosto, ma la pace sarebbe stata inviata al comune solo il 18 settembre, cioè un mese e mezzo dopo.

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