L’OSPEDALE SAN PAOLO DI BARI SI RINNOVA

“Stiamo recuperando 20 anni di ritardi. Disponiamo di nuove attrezzature, ma soprattutto speriamo, con le assunzioni del personale, di farle funzionare. La nuova risonanza magnetica del San Paolo è dal punto di vista tecnologico un’opera davvero importante, rilevantissima”. Lo ha detto questa mattina a Bari il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, visitando, con il direttore generale della Asl Bari, Antonio Sanguedolce, i reparti e le attrezzature recentemente rinnovati dell’ospedale “San Paolo”. Il governatore pugliese ha tagliato il nastro della nuova risonanza magnetica ed ha visitato l’ambulatorio epilessia, Pneumologia UTIR e il CORO Oncologia.

“Praticamente ogni giorno ci sono inaugurazioni di nuovi reparti, nuovi accordi, assunzioni, c’è un’intensissima attività legata al rinforzo organizzativo della nostra sanità”, ha detto Emiliano, che in Giunta regionale mantiene la delega alla Sanità. “Quest’estate – ha aggiunto – abbiamo continuato i lavori di risistemazione di tutto l’ospedale San Paolo senza chiuderlo e spostando i reparti con un sacrificio enorme per il personale. E io sono venuto soprattutto a ringraziare personale e pazienti per aver sopportato questi lavori che ovviamente andavano fatti in questo modo perché un ospedale così importante non può chiudere, deve continuare sempre a funzionare. Il San Paolo è un ospedale nato con 30 anni di ritardo e quindi progettualmente non aggiornatissimo, però stiamo insistendo per offrire sia a chi ci lavora sia ai pazienti la massima tecnologia disponibile, soprattutto per consentire a questo ospedale di dare un servizio fondamentale a tutta l’area metropolitana, perché questo è l’ospedale che copre buona parte dell’area a nord di Bari”.

Nel dettaglio dei lavori svolti al San Paolo è entrato il direttore medico del presidio ospedaliero, Angela Leaci. “Ora abbiamo una seconda risonanza magnetica – ha spiegato la dottoressa Leaci – in una zona strategica, vicina all’accesso esterno per gli utenti e quindi potrà essere agevolmente utilizzata non solo per i ricoverati dell’ospedale San Paolo ma anche per quelli di altre strutture e per chi arriva con la ricetta”.

“E’ una macchina all’avanguardia con programmi per l’encefalo, il cuore, l’intestino – ha aggiunto -. Una macchina sofisticata, un punto di eccellenza per tutta la Asl. Inoltre stiamo dando più conforto alberghiero, con reparti nuovi come il centro regionale unico dell’encefalografia dell’età evolutiva. E’ un centro di riferimento anche per malattie rare, per la cefalea dell’età pediatrica e da Triggiano si è spostato al San Paolo dove può interagire col reparto di pediatria. Anche la Pneumologia con UTIR oggi è un reparto all’avanguardia dove tra i 20 posti letti per acuti, 6 sono di terapia intensiva respiratoria. Ora il reparto ha stanze più confortevoli oltre a tecnologie avanzate. L’ammodernamento ha riguardato anche il CORO, il centro di riferimento per la diagnosi precoce e per la presa in carico dei pazienti oncologici o di coloro che potranno diventare pazienti e che sono in una fase molto preliminare e quindi si sentono sbandati non sapendo ancora come muoversi”.

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