L’OSPEDALE DI COMISO DEVE TROVARE UNA SUA RIQUALIFICAZIONE

Il sindaco di Comiso Giuseppe Alfano, sullo stato della sanità sul versante ipparino della provincia di Ragusa e, in particolare a Comiso, dichiara:

“Condivido pienamente le ragioni e le forme della manifestazione di domenica scorsa, promossa dal Comitato a difesa dell’ospedale di Comiso, nel corso della quale è stato evidenziato che bene ha svolto un ruolo fondamentale nella tutela del diritto alla salute e bene potrebbe continuare a fare anche in futuro se fosse messo nelle condizioni di svolgere le sue funzioni.

Sono convinto che l’ospedale di Comiso deve trovare una sua riqualificazione non solo per dare un servizio ai cittadini ma anche perché se il Regina Margherita fosse operativo esplicando tutte le sue potenzialità, gli altri ospedali, soprattutto  Vittoria e  Ragusa, sarebbero meno intasati e non si manifesterebbero quei rilevanti problemi di sovraffollamento che già si evidenziano da parecchi mesi in alcune divisioni di quegli stessi ospedali inficiandone, in alcuni casi, la stessa qualità del servizio sanitario offerto all’utenza.

In questo senso, invito tutti a una riflessione concertata con gli operatori sanitari prima di addivenire a scelte definitive. Occorre una regia al di sopra degli interessi di parte, sia personali sia di qualche primario, ma anche una regia che non sia ispirata a un criterio esclusivamente contabile. Non è ammissibile, in nome di una riorganizzazione e di una economicità del servizio, lasciare al loro posto reparti al di sotto degli standard minimi di operatività solo perché non si trovano a Comiso o Scicli e, invece, chiudere divisioni largamente attive che hanno la ventura o la sventura di trovarsi al Regina Margherita o al Busacca. Occorre, inoltre, uniformità nelle scelte. Perché, ad esempio, non sarebbe possibile fare interventi di otorinolaringoiatria a Comiso perché non esiste un servizio di rianimazione h24 mentre, tali interventi la direzione generale dell’Asp li prevede a Ragusa pur se la rianimazione non è presente h24?  La possibilità di poter effettuare tali interventi anche a Comiso, invece, non dovrebbe essere nemmeno in discussione giacché si ridurrebbero notevolmente le liste di attesa in tutta la provincia di Ragusa. Analogo discorso va fatto per il servizio pediatrico. Nel complimentarci col dottor Salvo per la sua nomina a primario e la sua destinazione a sede diversa da Comiso, non posso non lamentare l’incertezza assoluta in cui ora si svolge il servizio di pediatria presso la struttura comisana. Un reparto davvero fiore all’occhiello dell’intera sanità iblea non solo è stato smantellato e chiuso, ma ora rischia perfino di non poter svolgere nemmeno l’attività ambulatoriale. La direzione generale dell’Asp Ragusa dovrebbe subito incaricare un medico perché si occupi dell’ambulatorio pediatrico.

Veniamo alla chirurgia, reparto storicamente all’avanguardia in passato nell’intera provincia con un’utenza che giungeva al Regina Margherita perfino da fuori provincia. Un reparto, invece, che negli ultimi anni non ha più vissuto i momenti di gloria di un tempo nemmeno tanto lontano  ma che potrebbe tornare ad esserlo con le opportune e giuste scelte. Un reparto che potrebbe di nuovo essere un punto di riferimento nel panorama della sanità iblea e anch’esso capace di non sovraffollare gli altri nosocomi se potesse ospitare anche gli interventi di chirurgia d’elezione. Una promessa, questa, più volte espressa dalla direzione generale dell’Asp Ragusa e finora mai mantenuta. Il trasferimento del dottor Migliore da Ragusa a Comiso aveva fatto pensare a un potenziamento del personale sanitario nella divisione di chirurgia nell’ottica di un suo rilancio. Speranze disilluse con l’immediato trasferimento a Ragusa del dottor Minardi. Voci di corridoio, anzi, darebbero il dottor Migliore di nuovo in partenza per Ragusa. Un’eventualità, quest’ultima, che di fatto comporterebbe un ulteriore depauperamento delle risorse umane operative a Comiso, decreterebbe una lenta e irreversibile agonia della divisione di chirurgia e , soprattutto, l’ennesima presa in giro della direzione generale dell’Asp Ragusa verso i comisani.

La divisione di medicina, dopo il pensionamento del dottor Molino, è ancora senza primario. Senza contare che anche per la medicina d’emergenza, nonostante più volte il direttore generale abbia espresso l’impegno che non fosse modificato alcunché nell’attuale sistema di pronto soccorso prima di strutturare un servizio alternativo territoriale,  si stia invece velocemente galoppando verso una direzione che non va nell’ottica di un servizio migliorativo per i cittadini.

Per quanto detto, mi sono attivato per chiedere un incontro al direttore generale dell’Asp Ragusa coinvolgendo anche un gruppo di rappresentanti del costituito comitato spontaneo a difesa dell’ospedale di Comiso, nel corso del quale ribadire le richieste minime, non trattabili, relative alla funzionalità del Regina Margherita. Consapevoli che non tutti i desiderata possono realizzarsi ma, parimenti, consci che talune istanze non possono essere rifiutate. Abbiamo dimostrato al direttore generale che quando le scelte sono davvero concertate, quando il direttore generale ascolta i suggerimenti degli stessi sanitari, si raggiungono ottimi risultati. Ne è prova la rinvigorita attività del reparto di urologia del Regina Margherita dove il semplice spostamento di un medico di provata professionalità come il dottor Cannata  da Ragusa a Comiso ha prodotto risultati eccellenti: gli interventi di endoscopia sono raddoppiati rispetto all’anno scorso e triplicati quelli di chirurgia urologica. Le liste di attesa di sono dimezzate ed è cresciuto notevolmente l’indice di attrazione della struttura comisana riducendo altresì la mobilità passiva verso altre strutture fuori provincia o fuori Sicilia”.

“E’ chiaro – conclude il primo cittadino – che non solo ci opporremo a qualsiasi tentativo di distruggere quanto realizzato in questo reparto, ma chiederemo la collaborazione del direttore generale e del direttore sanitario e del primario perché si possa potenziare la funzionalità dell’urologia mediante l’assegnazione di un altro medico e di altri posti letto sia di week surgery sia ordinari”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it