L’Olanda di Sicilia ancora a rischio: senza manutenzione, terre allagate e raccolti perduti nei pantani di Ispica

Ancora i danni del medicane Helios del febbraio del 2023 sono presenti e non solo nella memoria di chi abita in quella zona e coltiva i terreni delle cosiddette acque basse di Ispica. E’un’area di circa 200 ettari, una sorta di “Olanda siciliana” che attraverso un sistema di saie e canali, e con il supporto delle pompe idrovore, è abitata e coltivata. Ma da anni, manutenzioni carenti o assenti rendono difficile vivere e lavorare. Qualcosa è cambiato, almeno in una parte di quei 200 ettari. Il Comune di Ispica, uno dei tre enti coinvolti nella vicenda (assieme a Consorzio di bonifica e all’Autorità di bacino) ha provveduto ad una manutenzione straordinaria dei canali e in occasione degli ultimi ‘allerta meteo’ del 16 gennaio scorso e dell’8/9 febbraio con le piogge sostenute, si è evidenziata la bontà del lavoro fatto, ma anche la persistente criticità nelle contrade Margio e Pantani, dove i terreni sono leggermente sotto il livello del mare. Il dito è puntato sul Consorzio di bonifica che non solo è stato informato e comunque è istituzionalmente a conoscenza della situazione, ma che, nonostante i solleciti in merito alle necessaria e urgente manutenzione delle pompe idrovore e della pulizia non rinviabile del bacino di raccolta del pantano Gariffi, non risponde ai solleciti e non agisce. Il comitato cittadino spontaneo Canali Sicurezza Territorio che accoglie una buona parte di cittadini che abitano in quella zona, torna all’attacco chiedendo alle autorità se non sia configurabile il “rifiuto d’atti di ufficio” per la persistente situazione. Le pompe idrovore presenti al pantano Gariffi – nonostante la promessa di installazione di pompe elettriche -, sono alimentate a diesel ma il carburante è stato portato il giorno dopo l’ultima prevista consistente pioggia; messe in funzione, sono state spente quando ancora il bacino di raccolta delle acque risultava pieno e la stazione di pompaggio per fare defluire le acque non avrebbe funzionato a pieno regime. Il risultato è che i raccolti della zona sono andati distrutti e i contadini danneggiati sono pronti stavolta a intraprendere azioni legali. Ieri mattina a Ispica una riunione convocata dal comitato proprio davanti alla stazione di pompaggio, a cui hanno partecipato anche il sindaco di Ispica, Innocenzo Leontini e l’assessore alla Protezione civile Massimo Dibenedetto. Mentre il comitato continuerà a vigilare, il sindaco si è impegnato a farsi portavoce delle istanze (pulizia del bacino di pantano Gariffi e manutenzione delle pompe idrovore) al Consorzio di Bonifica della Sicilia orientale.

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